Cina pagina 256
La Cina non è piĂą l’inarrestabile gigante che travolgeva tutto. La sfida ora è gestire una crescita piĂą armoniosa, altrimenti il Paese rischia il collasso.
Si pensa infatti che diverse case farmaceutiche straniere vendano a prezzi piĂą alti guadagnandoci sopra. Nuovi controlli sui prezzi dei medicinali venduti in Cina.
Con la pubblicazione ieri di parecchi dati dei PMI (Purchasing Managers Index), di Cina, USA, Europa e Giappone è ora piuttosto chiaro in quale condizioni sia la ripresa dell’economia globale. Vediamo di tirare qualche somma.
AttivitĂ manifatturiera in crisi: le fabbriche cinesi hanno praticamente smesso di crescere, la domanda interna non accenna a migliorare. Grafico: balzo tassi interbancari, come prima del crac Lehman Brothers.
Prosegue positiva la seduta per la Borsa americana. Si allontana la paura di una stretta vicina della Fed. Gli investitori guardano alla seduta di domani, che chiuderĂ il mese e il secondo trimestre.
Chiusura col segno piĂą per la Borsa Usa, confortata dalla raffica di dati macro positivi: fiducia dei consumatori e vendita di nuove case ai massimi da 5 anni. Guidano i rialzi telco e finanziari.
Secondo S&P va tutto bene, nessun fallimento bancario in vista. Per l’investitore Mark Mobius i problemi sono gravi quanto quelli della crisi finanziaria scoppiata in Usa: VIDEO
Chiusura negativa anche se sopra i minimi per la Borsa americana sulla paura per un rallentamento di Pechino, dove incombe il pericolo di un stretta creditizia. S&P 500 giĂą dell’1,22%.
Cina sotto attacco hacker? Dopo i problemi riscontrati ai bancomat e al sistema online dall’Industrial and Commercial Bank of China, la maggiore per numero di asset, è toccato a Bank of China.
La riduzione di acquisto di titoli da parte della Fed ha scatenato una reazione esagerata in tutti i mercati. Oltre a ciò ci sono altri elementi di instabilità .