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Sono le anticipazioni, finora non confermate, di Bloomberg. Scartati così altri paesi, tra cui Italia.

Citigroup e Wells Fargo hanno anche loro come JP Morgan fatto meglio del previsto nel secondo trimestre. Il calo del 2% degli utili, causato principalmente dalla debolezza dell’attività di trading a Wall Street delle banca, non ha impedito a Citi di battere le attese ma ha depresso il sentiment degli investitori nei confronti delle azioni

La Fed ha approvato i piani di premio per gli azionisti delle 34 maggiori banche americane, le quali hanno così deciso di incrementare di tanto il dividendo e di avviare programmi di buyback massicci. Per la prima volta dalla crisi finanziaria del 2008 la banca centrale non ha rifiutato i piani di capitale di nemmeno

Citigroup: siamo alla svolta. Se volatilità dovesse schizzare al rialzo e situazione precipitare, “nessuno può essere più sicuro” che arriveranno i soccorsi.

Soltanto altre due volte nel passato, nel 1999 e nel 2006, è capitato che tutti i mercati (azionario, bond e credito) fossero in rialzo. Il ciclo attuale è al capolinea.

Citigroup ha lanciato un allarme su uno dei suoi indici principali delle condizioni macro economiche in America. L’indicatore Economic Surprise degli Stati Uniti ha girato in negativo la settimana scorsa e dopo gli ultimi dati è sceso ai minimi da ottobre 2016. Il calo dell’indice di Citigroup è il più accentuato in sei anni di

Citigroup ha archiviato il primo trimestre dell’anno con profitti e ricavi superiori alle stime. Gli utili per azione sono stati pari a 1,35 dollari per azione, contro un EPS stimato di $1,24. Quanto al fatturato, il risultato è stato di 18,12 miliardi di dollari, meglio dei 18,07 miliardi previsti dagli analisti in media.Il titolo della

La strategia degli analisti americani per difendersi dalla scoppio della bolla retail.

Lo riporta un report della banca americana, secondo cui sono molti di più quelli che non vogliono dire addio alla moneta unica. Ieri in onda il secondo dibattito televisivo.

In un giorno importante per il settore automobilistico, con le indiscrezioni circa nuovi indagini in Australia sulle emissioni inquinanti di FCA e il profit warning di Ford che influiscono negativamente sui corsi dei due gruppi americani in Borsa, è Ferrari, ma in senso positivo. Dopo il balzo di un punto percentuale circa di ieri, le