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Ridotta esposizione verso i titoli di debito per un ammontare di quasi il 50%. La decisione presa per non fare la stessa fine di MF Global, e per evitare un crack per la sfiducia dei mercati.

Paranoia Lehman. Ieri l’agenzia Egan-Jones ha ridotto il giudizio sul rating del broker, citando l’esposizione al debito sovrano, pari a €2,68 miliardi: ovvero il 77% del capitale azionario (3,49 miliardi).

“Ci vogliono crescita, minore spesa pubblica corrente compensata da sgravi fiscali e spese per investimento dello stato”. “Se non si riescono a fare queste operazioni si rischia di finire come la Grecia che è costretta a stringere tutto ed è impossibilitata a fare politiche di sviluppo, è così che si va verso il disastro”.

Pesa l’andamento negativo del business dell’auto in Italia: ricavi del settore vicini ai minimi degli ultimi 30 anni. Sui profitti hanno gravato 138 milioni di euro di svalutazioni e 57 milioni di euro di altri oneri straordinari.

Investitori in fuga da MF Global (nella foto l’AD Corzine). Fallito il tentativo di trasformarsi da società di intermediazione a banca di investimento. Male le puntate sui bond della periferia Ue. Due agenzie hanno declassato il merito di credito a spazzatura.

Sulla falsa riga dello Sconvet test reso celebre dalla trasmissione “Le Iene”. Il sottosegretario alla presidenza del consiglio: “Persone con grande responsabilità a cui vengono affidati i nostri soldi devono avere doti di equilibrio. L’allarme va accolto”.

Si tratta di un nuovo trend: il default volontario. Un quarto delle persone che ultimamente fa domanda di pignoramento ha sempre rispettato gli oneri sui debiti in precedenza. E anche le banche si devono adattare.