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Si addensano le nubi sulla ripresa globale alla prova di sfide “multiple”, su tutte le incertezza della variante Omicron e l’impennata dell’inflazione.
I previsori della Bce hanno rivisto al rialzo le stime sul Pil della zona euro. Le ultime stime indicano un aumento del 4,7% nel 2021, del 4,6% nel 2022 e del 2,1% nel 2023 con una crescita nel lungo periodo, al 2026, all’1,4%.Si tratta di percentuali in miglioramento rispetto alle proiezioni di aprile quando era
Ripresa sostenibile, crescita degli utili, aumento dei rendimenti, ritorno alla normalitĂ della Cina e il cambiamento globale sono i temi di investimento su cui concentrarsi.
In miglioramento le stime per la crescita del Pil dell’Italia secondo l’agenzia S&P. Nel dettaglio gli analisti vedono nel 2021 e nel 2022 una crescita del 4,9% contro rispettivamente +4,7 e +4,2% per entrambi gli anni stimati dagli analisti ad aprile.Poi ci sarà un rallentamento a +1,8% nel 2023 e a +0,9% nel 2024. Nell’Eurozona
Confermata per l’Italia una crescita del PIL superiore al 4% nel 2021 e una “ripresa robusta” nella seconda metà dell’anno, legata al “successo della campagna vaccinale, che ha registrato una notevole accelerazione nelle ultime settimane, al mantenimento delle politiche espansive ed all’avvio del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.Così Fabrizio Balassone, capo servizio della Struttura
Nel primo trimestre il Pil italiano mostra inaspettati segnali di ripresa, che dovrebbero portare la crescita 2021 su vette piĂą alte di Berlino
Atteso per quest’anno PIL a +4,5% sulla scia dell’accelerazione della campagna di vaccinazione, al +4,4% nel 2022. Dati in linea con la zona euro.
Sono le stime di Mazziero Research, secondo cui l’anno terminerĂ in una forchetta compresa tra 2.652 e 2.715 miliardi
Riviste al rialzo le stime di crescita della Germania. Il governo ha così previsto un aumento del PIL 2021 a 3,5% dal precedente 3%. A comunicarlo è il ministro per gli Affari Economici ed Energetici, Peter Altmaier, secondo cui il governo si aspetta che il Pil cresca del 3,6%, e l’economia tornerà ai livelli pre-pandemici al
“Il quadro macroeconomico tendenziale presentato nel Def, che prevede una crescita del 4,1 per cento nell’anno in corso e del 4,3 nel 2022, è nel complesso coerente con le prospettive che ho delineato”.Così Eugenio Gaiotti, capo del Dipartimento Economia e statistica della Banca d’Italia, in audizione sul Def davanti alle commissioni Bilancio riunite di Camera