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Avvertimento anche a Spagna e Francia e, piĂą in generale, all’Eurozona. Secondo l’agenzia di rating, l’esercito dei disoccupati non tollererĂ piĂą l’austerity e si metterĂ in marcia.
“Non si puo’ comparare “l’attuale incertezza politica da transizione con quella dell’autunno 2011”, dice il premier da Bruxelles. La preoccupazione, comunque, c’Ă©. E poi quasi un avvertimento: “per farsi ascoltare in Europa, occorre essere creduti e rispettati (VIDEO).
In un anno prezzi -4,2%. 2012 le abitazioni oggetto di operazioni di compravendita in Italia sono state pari a 444mila unitĂ , minimo dal 1985. Acquisti con mutuo a -38,6%, in un contesto in cui le banche chiudono i rubinetti del credito. Le case piĂą care e meno care.
Per uscire fuori dalla crisi, occorre “ridare agli stati membri il controllo delle politiche fiscali e di bilancio“. E’ questa la ricetta proposta da Ashoka Mody, ex capo missione FMI in Germania e Irlanda.
Pensionati appesi al filo dei programmi sociali. Giovani indebitati da rette universitarie. Le famiglie non riescono piĂą a risparmiare. Corsa Wall Street? E’ un bluff che alimenterĂ nuove bolle
Ben 47.000 in ritardo nei pagamenti: il fenomeno ha colpito soprattutto il settore delle costruzioni. La recessione attanaglia le aziende, con l’accesso al credito sempre piĂą difficile. Rischio di usura.
Sarebbe questa, secondo il centro studi di Piazzetta Cuccia, la soluzione ai mali finanziari dell’Italia. Una dotazione di capitale da 18 miliardi di euro per depurare gli istituti dalle perdite e asset tossici. Banche in apnea, nonostante i corposi aiuti di Draghi.
Anche il governatore di Bankitalia ha affermato che “vanno riviste le politiche di remunerazione”. Associazione consumatori prende come esempio il referendum svizzero, che ha bloccato gli stipendi d’oro dei manager.
Ipotesi di «governissimo» con gli adorati nemici del Pd, che duri però almeno tre anni, abbassi le tasse e tagli le unghie ai magistrati, con la Lega, che dovrebbe ingoiare il rospo. Altrimenti, forte dei sondaggi…
Italia: unico paese avanzato dove lo sviluppo si è fermato e dove si diventa più poveri. Quasi tutto il peso dell’impoverimento è scaricato sui giovani, che si vendicano votando Beppe Grillo. Opinione di Stefano Lepri.