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Negli ultimi mesi le emissioni societarie sono andate a ruba. Tuttavia, fin dal periodo dalla stretta creditizia si fa un gran parlare della diminuzione della liquiditĂ nel mercato. Qual è la veritĂ ? L’opinione di Richard Woolnough, M&G Optimal Income
Editori Perlafinanza (Finanza&Mercati, Borsa&Finanza e Tuttofondi) va kaputt. Gli ultimi numeri delle tre testate saranno in edicola sabato, a seguito della decisione di cessare le pubblicazioni a partire da lunedì 17. Addio.
Sul fronte rialzista la rottura di pochi minuti fa dell’1,31 fa pensare al raggiungimento del massimo relativo piĂą significativo a quota 1,3125, il cui breakout potrebbe portare…
Il quotidiano cita in particolare le parole pronunciate il 26 luglio quando disse: “All’interno del proprio mandato la Bce è pronta a far qualunque cosa per preservare l’euro e credetemi questo basterĂ ”. GUARDA VIDEO del momento in cui si è assicurato il riconoscimento.
Ko anche per l’Europa, che vede le immatricolazioni scendere in undici mesi al minimo dal 1993. La quota di mercato del Lingotto, a novembre, passa dal 6,3% al 6,1%. Vendite -12,8%. Nella foto, l’ad Sergio Marchionne.
Malgrado i regali di governi e banche centrali, e’ crisi per i bracci di investimento degli istituti. Il piano di ristrutturazione interesserĂ la divisione investment banking di Asia ed Europa. Risparmiati Regno Unito e Usa.
Con le dimissioni di Rigor Montis lo specchio oscuro del Paese è andato in mille pezzi e ogni italiano, nel frammento a lui piĂą vicino, può vedere la dissoluzione dello Stato. Un salto nel buio. Non è ancora Caporetto, non ancora l’8 settembre badogliano, ma qualcosa di molto simile. Opinione di Beppe Grillo
E’ un esodo senza sosta. Euro o non euro, la tombola degli Eurogruppi a Bruxelles non convince piĂą le corporation americane, francesi e tedesche, che chiudono attivitĂ nel Sud Europa. Prima che sia troppo tardi.
“Molto preoccupato” per l’atteggiamento del Lingotto, visto che non vede la determinazione della casa automobilistica a superare la crisi con gli investimenti. Al ministro la politica sembra continuare a piacere.
Aumento assurdo dell’etĂ necessaria per lasciare il lavoro, che creeranno situazioni da incubo per le aziende ma che soprattutto puniranno i giovani in cerca di occupazioni. Altro che nuovo: è il vecchio che avanza.