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Record: in nove mesi numero di aziende costrette a chiudere ha sfiorato quota 10mila. Servizi e manifattura i settori piĂą colpiti.
Nei primi sei mesi del 2013 circa 6.500 procedure fallimentari, +5,9% rispetto all’anno scorso. Incidenza elevata in Lombardia.
Tre banche europee e due stati americani: i loro possibili fallimenti sono i cinque eventi shock piĂą temuti dagli investitori creditizi.
La disperazione di un imprenditore di 39 anni, dopo il fallimento della sua azienda.
Incominciano a prendere forma i dettagli del meccanismo di risoluzione unica proposto dalla Commissione. I contribuenti non verranno piĂą sollecitati in caso di fallimenti bancari.
L’anno dei record. Trentacinque fallimenti al giorno. Tessuto imprenditoriale italiano in agonia, oppresso da debiti e da crediti non riscossi. Milano e il triste primato.
3.500 richieste, boom concordati preventivi (+76%). Il panorama imprenditoriale italiano al collasso tra procedure di insolenva e liquidazioni volontarie.
A lanciare l’allarme è Marcella Panucci, direttore generale di Confindustria. La scarsitĂ di fondi “contribuisce all’aumento dei fallimenti. Dopo Draghi, nuovo appello perchè le banche, che continuano a ignorare l’economia, facciano qualcosa.
Il comunicato è atteso per le ore 18. Immediata la reazione dei mercati, Borsa Milano azzera i cali, migliora lo spread. I funzionari del Fondo nel paese per valutare la stabilità del sistema bancario.
E’ il maggiore incremento dei ricavi in tre anni, da fine 2009. Profitti complessivi pari a 37,6 miliardi di dollari, in rialzo del 6,6% rispetto allo stesso periodo del 2011. Problemi per ancora 634 istituti.