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E’ la regola aurea per superare una crisi. Lo dimostra il boom di Instanbul negli ultimi 10 anni: Pil +8% anche nel 2011, frutto delle riforme in chiave democratica. Parla il ministro per gli Affari Europei Bagis.
Meglio puntare su logiche di incentivo alla trasparenza. I problemi vengono dai mercati paralleli. Imporre la tassa unilateralmente, senza un accordo internazionale, rischia di aumentare le criticitĂ di un sistema giĂ volatile.
Durante la crisi 2008 i potenti lobbisti di Bruxelles hanno impedito la riforma del settore. Ma ora il Parlamento ha convinto alcuni ex colleghi a passare dall’altra parte: Finance Watch chiede di “mettere la finanza al servizio della societa’” e cambiare le agenzie di rating.
Non è stato capace di prevedere la grande crisi. Né di risolverla. Eppure condiziona in modo anti democratico i paesi che tiene per il collo. A iniziare dalla Grecia. E allora, perché tenerci il Fondo?
La Grecia si impegnerĂ in una politica permanente di contenimento della spesa pubblica e a “profonde riforme strutturali nei mercati del lavoro”. Verranno presentate ai ministri delle Finanze Ue.
La divisa nipponica non è poi lontana dai minimi dal dopo-guerra, che a ottobre portarono la Bank of Japan ad intervenire. Le aziende ne soffrono e Premier e ministro delle Finanze continuano a minacciare contromisure.