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Le previsioni sul Pil del 2016 sono state ridimensionate, assieme agli effetti stimolanti del petrolio a basso costo. Cos’è andato storto?
NEW YORK (WSI) – Nuovo monito del Fondo monetario Internazionale alle banche europee sui prestiti in sofferenza. Un problema che, a detta dell’istituto di Washington, va risolto perche’ “nonostante qualche riduzione, la percentuale supera il 5,5% degli asset totali delle banche, ovvero e’ pari a quasi 900 miliardi di euro”.Come ha spiegato Jose Vinals, consigliere finanziario
Per il direttore Lagarde “Sarebbe un errore. Entrambe le parti ne soffriranno”. Hsbc intanto prevede crollo della sterlina del 20%.
Alex Weer: uno dei motivi per cui la crescita non può tornare a essere forte come prima è che le banche centrali fanno fatica ad alimentare i tassi di inflazione.
Anche se nel terzo programma di aiuti non ha messo un dollaro, l’Fmi “resterĂ nella partita”. Unica condizione: sostenibilitĂ nel tempo del debito ellenico
Prosegue la crisi di quei paesi le cui economie sono petrolio-dipendenti. Tra questi, si mette in evidenza soprattutto il Venezuela, che rischia il crac dei conti pubblici, con il rischio default che schizza al…
Il premier greco, Alexis Tsipras, punta a estromettere il Fmi dal terzo bailout greco, la responsabilitĂ deve essere tutta in mano all’Eurozona
Parlamento intanto respinge piano di bilancio: pacchetto di aiuti Fmi a rischio. La situazione precipita e si accentuano frizioni con Mosca.
NEW YORK (WSI) – La Banca di Inghilterra dovrebbe mantenere i tassi di interesse ai minimi storici, almeno fino a quando le pressioni inflazionistiche non si stabilizzeranno.Il consiglio arriva dal Fondo Monetario Internazionale che sottolinea che, nonostante l’economia d’oltremanica mostri segnali di segnali di “crescita solida”, le pressioni inflazionistiche resta sotto il target.Nel frattempo, l’istituto di
Il Pil mondiale nominale decresce in modo incompatibile con le stime di crescita reale che il Fmi ha elaborato per il 2015