Franceschini pagina 3
Non soltanto l’accusa di ricevere kickbacks (“tangenti”) da Putin per gli affari con l’Eni, secondo i documenti WikiLeaks pubblicati dall’inglese “Guardian” l’amicizia tra il premier e il leader russo avrebbe avuto “serie conseguenze”. Walter Litvinenko, padre di Alexander Litvinenko, uomo dell’intelligence di Mosca avvelenato su ordine “dall’alto”, sarebbe stato respinto dalle autorita’ italiane, a cui aveva chiesto asilo politico.
I riflettori tornano a essere puntati sui dati macroeconomici, che negli ultimi tempi sono stati spesso ignorati in quanto il vero driver di mercato è stata l’avversione al rischio il vero driver delle operazioni. Inizia una nuova fase? Certo, i timori “superiori” rimangono.
Luoghi comuni, banalita’, rozzezza. A un politico post-ictus dovrebbe essere impedito di parlare. Livello da ubriaco di bettola ai suoi compari: «La Formula Uno resta a Monza». «A Roma possono fare il GP con le bighe». Alemanno: “ha superato il segno, scriverò a Berlusconi”.
Maroni: “non c’e’ alternativa al voto”. Centrodestra a pezzi dopo il discorso del presidente della Camera a Mirabello. Il Cavaliere: “vuole solo demolirmi, punta al governo tecnico”. Bossi al TG2: “Se Berlusconi dava retta a me e andava alle elezioni, Fini, Casini, la sinistra, tutti questi scomparivano”. I finiani: abbiamo rimesso in moto la politica.
Bocciata la moziona di sfiducia contro il sottosegretario alla Giustizia, con 299 no (PdL e Lega) 229 sì (Pd e IdV) e 75 astenuti (l’Udc di Casini, l’Api di Rutelli e Fli di Fini). Sì e astensioni hanno pero’ ricevuto 304 voti contro i 299 del Governo, che quindi e’ sotto. Quasi rissa in aula tra Pdl e finiani. Cori da stadio per il Cavaliere. Che ai suoi dice: “Potremmo votare molto presto”. Ennesimo attacco a giudici, giornali e magistrati. Franceschini: Pdl a fine corsa. Di Pietro: “E’ come Nerone”
Il presidente della Camera espulso dal PdL. “Mi ha cacciato, ma non mi dimetto da Montecitorio. Lui ha una logica aziendale, e io non sono un ad”. Nasce il nuovo raggruppamento “Futuro e LibertĂ ”: 33 deputati e 10 senatori. Governo in bilico. Il premier: “Scelta inevitabile, remava contro. Abbiamo i voti per governare”.
L’idea del leader dell’Udc e’ un esecutivo di “larghe intese” e “chiavi in mano” con dentro tutti, meno Giulio Tremonti. L’economia al governatore di Bankitalia Mario Draghi e gli esteri allo stesso leader dell’Udc. A Berlusconi piacerebbe, ma non accadra’.
Il problema e’ il controllo della TV, altro che stampa. I lettori dei quotidiani sono gia’ in sciopero: precipitano a candela le vendite di Repubblica (-17.44%) Corriere (-10.05%) Sole 24 Ore (-14.25%).
«Il Sud è una questione nazionale». Sbloccati i fondi per le aree sotto-utilizzate (Fas) che saranno destinati all’isola. Berlusconi: «Un tavolo con le altre Regioni». Lombardo: soddisfatto. Pd: è una presa in giro.
“Si apre un periodo di incertezza e ci saranno nuove scosse”, dice l’esponente del PD. Sulla battaglia congressuale: “Franceschini ha perso le elezioni, doveva andarsene”.