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Il titolo General Motors è in netto calo, intorno alla metà della seduta di martedì: –2,45% a 39,05 dollari. I ricavi sono scesi oltre le attese nel primo trimestre, in calo del 3,4% a 34,88 miliardi di dollari (la previsione era a 35,22 miliardi). Le azioni soffrono nonostante i dati incoraggianti sul fronte degli utili: 2,2 miliardi (1,48 dollari
General Motors ha alzato le previsioni sugli utili per il 2018 in attesa di pubblicare i risultati completi il mese prossimo. Le stime sugli Eps passano da 5,80 a 6,20 dollari. Il titolo quotato a Wall Street si trova, al momento, su del 7,63%.A trainare vendite più forti del previsto sono stati i trucks e
Il presidente Usa, Donald Trump, torna ad attaccare il gruppo automobilistico GM, che alla fine di novembre ha annunciato un piano per tagliare quasi 15mila posti di lavoro in Nord America e chiudere 5 fabbriche.Lo ha fatto ieri dall’emittente Fox Business, definendo gli esuberi “inaccettabili” e sostenendo che la Ceo Mary Barra “sta sbagliando”. Senza
Adam Wyden, fondatore e principale gestore del fondo ADW Capital e azionista ha rivolto un appello a Fca per adottare alcune idee a suo dire rivoluzionarie.
Le vendite di auto di FCA negli Usa sono aumentate a marzo del 13,6%
Le vendite di Fca sono diminuite dell’1% a febbraio a 168,326 veicoli
General Motors ha riportato un profitto pre-tasse superiore alle attese per il terzo trimestre. Il titolo del costruttore automobilistico americano ha registrato un balzo del 2,55% nel pre-market. I dati hanno mostrato debolezza sul fronte delle vendite che, rispetto a un anno fa, sono risultate in calo del 26%. Complessivamente GM ha registrato una perdita
Le vendite di automobili hanno segnato dati non omogenei ad agosto negli Stati Uniti: salgono GM (+7,5%), Toyota (+6,8%), mentre arretrano Ford (-2,1%) e FCA (-11%, il consenso si aspettava un calo più contenuto del 5,5%). L’uragano Harvey, segnalano gli analisti, ha contribuito a ridurre le vendite. A Wall Street il titolo Fca è quello
GM ha chiuso le contrattazioni di ieri in calo dell’1,81% (S&P 500 a +0,44%) in seguito alla notizia che alcuni suoi veicoli diesel potrebbero aver montato un defeat device in grado di truccare le emissioni nei test. E’ il quinto costruttore automobilistico a incorrere in quest’accusa. Una class action mossa da oltre 705mila proprietari di
Ford ha riportato una contrazione delle vendite di auto negli Stati Uniti superiore a quanto previsto nel mese di aprile, con calo pari al 7,1%. Anche Toyota e GM hanno riportato vendite in calo del 4,4 e del 5,8%. A contribuire a questo trend negativo potrebbero essere anche i rincari delle automobili, il cui prezzo