Gran Bretagna pagina 36

OK al capitalismo di Stati Uniti e Gran Bretagna

Usa: Fitch conferma rating “Aaa”. “Bene la ripresa”, outlook stabile. UK: Moody’s reitera voto “Aa1”, dopo referendum Scozia. E sul debito e dollaro americani…

Scozia: niente indipendenza, vincono i no

Unionisti in testa con il 55% dei consensi. Indipendentisti si fermano al 45%. Affluenza record. Sterlina ai massimi dal 2012 sull’euro.

FCA: ma Marchionne non lo sapeva?

L’acronimo del gruppo auto nato dalla fusione (Fiat Chrysler Automobiles) è identico a quello della Consob britannica, Financial Conduct Authority (FCA). Si poteva evitare.

Scozia indipendente: sì al 51%

Nei sondaggi, per la prima volta i nazionalisti in vantaggio a pochi giorni dal referendum che potrebbe sancire la separazione dalla Gran Bretagna dopo 307 anni. Sterlina giĂą.

Nato rafforza l’Est con 5 basi in funzione anti-Putin

Rasmussen: protegge tutti gli alleati. Poroshenko ha dato ordine all’esercito ucraino di cessare il fuoco. Protocollo in 14 punti con le repubbliche autoproclamate di Donetsk e Lugansk.

Gran Bretagna cresce: Pil al ritmo piĂą rapido dal 2007, rialzo tassi?

Stime in rialzo per 2014 e 2015 ma avvertimento a Bank of England: prima di agire “assicuratevi che la performance non sia un fuoco di paglia”.

Ue: Gran Bretagna pronta a exit se non ottiene garanzie chiave

Premier Cameron non ha digerito la nomina di Juncker e si sta preparando ad inasprire in modo significativo la posizione del Regno Unito nei confronti dell’Europa.

Industria: Gran Bretagna regina produzione a basso costo in Europa

Salari stabili e aumento produttivitĂ  ultimi 10 anni l’hanno resa competitiva anche rispetto a paesi dell’est. Italia frenata da rigiditĂ  leggi lavoro e scarsi investimenti.

Auto senza guidatore: test al via anche in Gran Bretagna

Da gennaio 2015, si potranno vedere le prime auto “driverless” circolare a Londra. Altri Paesi nel mondo hanno giĂ  sperimentazioni: da Stati Uniti a Giappone.

PerchĂ© investire nell’immobiliare britannico è un affare

Rob Wood, economista di Berenberg, spiega i motivi per cui d’ora in avanti ci sarĂ  un incremento dei prezzi di almeno il 10% l’anno.