Hollande pagina 8
Il maltempo sconvolge l’acciaieria: crolli, danni e almeno 20 feriti. L’azienda: gravi danni all’impianto, evacuato. Traffico in tilt, lavoratore travolto da un gru. Mobilitati mezzi di soccorso. Da governo arriva il decreto per garantire la ripartenza. Intanto Hollande nazionalizza Mittal per salvare posti di lavoro.
La peggiore minaccia all’Ue non sono gli euroscettici e gli eurofobi, ma gli “euroforici”, intellettuali e politici che sostengono l’europeismo a ogni costo con un fervore quasi religioso.
Parigi spera di portare nelle casse dello Stato 1,5 miliardi di euro l’anno. Ma a essere colpiti saranno i piccoli investitori. E senza una riduzione delle spese, la misura – peraltro eludibile – non aiutera’ l’economia.
I dati sui credit default swap andrebbero mostrati a Hollande, il presidente francese che, un po’ ingenuamente, pensa di poter impedire il piano di ristrutturazione per scongiurare il taglio di 8 mila posti.
In un’intervista alla Stampa il leader del Cgil all’attacco: “I lavoratori hanno già dato, adesso paghino altri. Serve un piano nazionale di rilancio, altrimenti non si va da nessuna parte”.
Se alla riunione del Consiglio Europeo di fine giugno passa la linea di Angela Merkel l’area euro si sfaldera’. Europa a un vicolo cieco: Bundesbank, Merkel e Hollande hanno 10 giorni per scendere a compromessi. L’opinione di Wolfgang Munchau del Financial Times.
La Russia, afferma, è il maggior ostacolo ad azioni incisive verso il paese. La protesta diplomatica non basta, bisogna “rafforzare le sanzioni” e “dobbiamo convincere Putin” e anche la Cina.
A Parigi non era andata cosi’ bene quando a esprimere il giudizio era stata S&P. Un messaggio dell’America per esortare l’Europa a intraprendere misure pro crescita, vincendo l’ostinazione tedesca?
Per il presidente francese è il “giorno della verità”: oggi sarà a Bruxelles dove dovrà fare chiarezza su quello che vuole imporre una Germania ancora potente, ma sempre più isolata. In cima alla lista gli Eurobond, ma la Germania ha già detto no.
Come promesso, fin dai primi giorni del suo mandato, Hollande da’ una sterzata all’Europa. A un giorno di distanza dalla formazione del governo, il neo ministro delle Finanze Pierre Moscovici e’ gia’ al lavoro.