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In cima alle preoccupazioni del consulente economico di Allianz ci sono la Corea del Nord e un eventuale sbaglio commesso dalle autorità di politica monetaria: VIDEO.
Sale oltre le attese la fiducia degli investitori europei nel mese di ottobre. Lo evidenzia l’indice Sentix che ha riportato un rialzo a 29,7 punti dai precedenti 28,2 punti di settembre. Il mercato si attendeva un dato pari a 28,5 punti.
Il governo di Dublino verrà pagato per ricevere 4 miliardi di euro di prestiti per cinque anni: è l’effetto distorsivo del contesto attuale di tassi ultra bassi.
Gli investitori tornano ad aumentare l’esposizione alle borse ma con cautela. Lo rivela il consueto sondaggio, condotto da Reuters fra 10 primarie società di gestione attive in Italia, che fotografa un incremento medio dell’azionario ad un soffio dal 44% di un portafoglio bilanciato globale, con l’obbligazionario che scende appena sotto il 40% e la liquidità
L’ultima indagine RiskMonitor di Allianz Global Investors ha rilevato che per il 44% dei 755 investitori istituzionali intervistati i fattori geopolitici rappresentano un serio rischio per la performance degli investimenti.
La fuga degli investitori può arrivare all’improvviso, mentre una piena ripresa delle vendite in gioielleria richiederà tempo. Così dicono gli analisti
Fase di correzione dei mercati fisiologica: presto le tensioni per la minaccia nucleare della Corea del Nord finiranno per dare la stura alle vendite. Ecco come posizionarsi: VIDEO
L’indice delle blue chip ha chiuso in rialzo una seduta in cui cedeva 135 punti. Foto: la rimonta clamorosa del Barcellona sul Paris Saint Germain nell’ultima Champions League.
Peggiora in agosto la fiducia degli investitori in Europa. Lo rivela l’ultimo sondaggio condotto dall‘Istituto Sentix tedesco, che misura il sentiment degli operatori borsistici nell’ Eurozona. L’indice ha segnato questo mese un calo a 27,7 punti dai 28,3 punti precedenti, peggio delle attese degli analisti che lo avevano previsto a 27,8 punti.
Schiacciante il peso del debito pubblico dell’Italia, la quale è tenuta sotto ricatto dagli investitori internazionali e potrebbe fare default già nel 2018.