Jens Weidmann pagina 5
L’euro scambia su livelli superiori ai minimi di seduta, sostenuto dalle parole di Jens Weidmann. Il numero uno della Bundesbank ha risposto alla ‘stance’ accomodante di Mario Draghi, secondo il quale le politiche monetarie ultra espansive sono qui per rimanerci, dicendo che “è legittimo chiedere che il consiglio direttivo della Bce rimetta in discussione le
Secondo il presidente della Bundesbank, e membro con diritto di voto del board della Bce, si avvicina il momento in cui la banca centrale dovrà ridurre la portata del piano di acquisto di titoli di Stato e bond societari. In un’intervista allo Zeit Online, Jens Weidmann si è detto favorevole al tapering del Quantitative Easing
La Corte dei Conti della Germania sostiene che il suo omonimo in Ue, la Corte dei conti europea non ha sufficiente potere di supervisionare le attività di vigilanza bancaria che svolge la BCE.
Chi li comprerà quando che la Bce ritirerà la mano salvifica del Quantitative easing? La fine del bazooka fiscale è possibile, visti gli ultimi dati sull’Eurozona.
“E’ piuttosto disonesto affermare ‘Io posso riprendere il controllo. Siamo in un un mondo inteconnesso e i piccoli paesi lo sono. E il Regno Unito è un piccolo paese”.
Il numero uno della Bundesbank punta il dito contro Roma, rea di aver usato tassi bassi per aumentare la spesa pubblica.
La Germania continua a confermare la sua contrarierà alle politica monetaria della Bce, giudicata troppo accomodante. Reuters riporta in mattinata le indiscrezioni riportate dal quotidiano tedesco, secondo cui Jens Weidmann, numero uno della Bundesbank, sarebbe contrario alla decisione della Bce di estendere di nove mesi il programma del QE.L’indiscrezione sarebbe stata raccolta da una stessa
Parole al fulmicotone di Jens Weidmann: “la mia impressione è che la Commissione abbia rinunciato a far rispettare le regole del Patto di Stabilità”.
Si accende la polemica tra Germania e Italia dopo le parole del falco numero uno della Bundesbank. Su altre questioni, e in particolare su migranti, parla di “scacco elettorale” quasi ovunque in Europa.
Per il numero uno della Bundesbank “una politica di austerity ambiziosa c’è stata soltanto in pochissimi Paesi. La Francia o la Spagna oltrepassano già da anni, con la loro politica di bilancio, i requisiti del patto di stabilità”.