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Nonostante l’artigianato pesi per il 9,5% sul Pil e rappresenti il 21,2% delle imprese, il mestiere dell’artigiano rischia di attrarre sempre meno giovani: in dieci anni si sono perse 28mila imprese di under 30, diminuite del 41,9% rispetto al 2011. Mentre sono cresciute del 47% le ditte individuali guidate dagli over 70, con punte che
Da inizio pandemia nel corso del 202o alla data dello scorso 31 maggio, i contagi sul lavoro da Covid-19 in Italia sono stati 175.323, pari a quasi un quarto del totale delle denunce di infortunio pervenute da gennaio 2020.Così rende noto l’Inail secondo cui si tratta del 4,2% del totale dei contagiati nazionali comunicati dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS).I decessi da
Secondo una proposta del ministro Orlando, chi riceve il sussidio dovrà nel tempo seguire corsi di aggiornamento e/o formazione.
In Italia, nel 2020, il blocco dei licenziamenti ha ridotto le cessazioni di contratti di lavoro a tempo indeterminato (390mila in meno rispetto al 2019) mentre sono aumentate quelle relative alle altre tipologie contrattuali (in particolare, tempo determinato e stagionali).Così emerge dal report “Una riflessione sul blocco dei licenziamenti e le misure a sostegno dell’occupazione”, elaborato
Quasi il 50% dei lavoratori indipendenti ha percepito sia il bonus INPS, sia almeno uno dei contributi a fondo perduto dell’Agenzia delle Entrate (AdE); il 30% ha avuto accesso al solo bonus INPS mentre il 20% ha ottenuto solo i contributi delle Entrate.Così dall’incrocio dei dati delle varie agenzie secondo cui nel complesso, coloro che hanno
È il risultato delle norme più rigide sull’immigrazione. Crolla il numero di cittadini UE in cerca di lavoro in Gran Bretagna.
Non è mai troppo presto per cominciare a pensare alla propria pensione, a tutte le età, e soprattutto quando si cambia lavoro. Quando si valuta una nuova opportunità, sia all’inizio del proprio percorso lavorativo sia quando si è professionisti senior e di esperienza consolidata è importante valutare le proprie scelte anche dal punto di vista dell’impatto previdenziale.
Nel 2020, anno della pandemia, gli occupati in Italia sono scesi, dopo tre anni, sotto la soglia dei 23 milioni a 22.904 mila unità, sotto al livello registrato nel 2008. Così emerge dal rapporto Svimez (Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno) che ha registrato una contemporanea forte diminuzione della disoccupazione (-271mila unità, -10,5%) e un aumento particolarmente intenso
Nel primo trimestre 2021 il numero di occupati diminuisce di 243 mila unità (-1,1%) rispetto al trimestre precedente, a seguito del calo dei dipendenti a tempo indeterminato (-1,1%) e degli indipendenti (-2,0%) non compensato dalla lieve crescita dei dipendenti a termine (+0,6%). Contestualmente, afferma l’Istat, si registra un aumento del numero di disoccupati (+103 mila)
Sono oltre 560mila le opportunità di lavoro offerte dalle imprese a giugno che salgono a quasi 1,3 milioni avendo come orizzonte previsionale l’intero trimestre giugno-agosto. Sebbene con dinamiche eterogenee a livello settoriale e territoriale, le imprese provano a ripartire, tanto che la loro ricerca di personale dovrebbe superare questo mese anche quella registrata a giugno