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Tra luglio e agosto 2023, i giovani hanno visto un calo in termini di occupazione e disoccupazione. Ecco chi cercano le imprese italiane
Il 77% di donne e giovani con meno di 27 anni ha lasciato il lavoro in cambio di maggiore libertà . Inoltre, il 43% delle dimissioni ha riguardato giovani sotto i 35 anni. Lo dice una ricerca condotta dall’ateneo online Unicusano. Vediamo i dati e le motivazioni alla base delle dimissioni.
Il 77% di donne e giovani con meno di 27 anni ha lasciato il lavoro per una maggiore libertà , dice uno studio di Unicusano. Vediamo perché.
L’Italia si trova in 5° posizione nella classifica Best Workplaces in Europe 2023 di Great Place To Work. Un ottimo successo, specie in vista della Settimana Internazionale della FelicitĂ sul Lavoro.
JobPricing ha pubblicato un report contenente le graduatorie delle regioni nelle quali vengono pagati gli stipendi piĂą alti. In testa alla classifica ci troviamo la Lombardia, con il suo capoluogo, che primeggia nella classifica provinciale. In fondo alla classifica, invece, per quanto riguarda le regioni ci troviamo la Basilicata. Attraverso il report annuale JP Geography Index si analizzano e valorizzano le differenze retributive registrate nelle varie regioni del nostro paese, arrivando a scattare una fotografia a livello provinciale.
Il presidente della Repubblica Mattarella ha sferzato gli imprenditori italiani al suo intervento all’assemblea generale di Confindustria.
I giovani cercano lavoro. Le imprese non trovano lavoratori. Colpa dello skill mismatch, o disallineamento di competenze. Vediamo cos’è, quali sono le cause e come combatterlo.
I giovani cercano lavoro e non lo trovano. Le imprese cercano lavoratori e non li trovano. Ecco tutte le cause dello skill mismatch
Per l’imprenditore australiano Tim Gurner un alto tasso di disoccupazione aumenterebbe la produttivitĂ , riducendo l’arroganza dei dipendenti
Nel 2022, oltre tre milioni di occupati sono alla ricerca di nuove opportunitĂ , con 121.756 dipendenti a tempo indeterminato che hanno rassegnato le dimissioni dopo l’estate. La mobilitĂ del lavoro è particolarmente evidente tra i giovani, con il 13% che ha cambiato lavoro e il 15% alla ricerca attiva.