Lega pagina 20
Compito di redigere il DEF è del ministero dell’Economia, dove al momento c’è ancora Pier Carlo Padoan e ci sarĂ quasi sicuramente fino al 10 aprile.
Consultazione segreta: passa da Salvini e non dal PD la strada preferita dal partito anti sistema guidato da Di Maio: tutti i numeri su seggi e coalizioni possibili.
L’esito delle politiche va visto come referendum contro l’Europa: oltre 68% elettori ha votato per partiti euroscettici. Guarda flusso voti dal 2013 a oggi.
L’ex stratega di Donald Trump guarda al nostro paese come ottimo incubatore per le tendenze conservatrici che alla fine si diffondono in tutto il mondo.
Per il candidato della Lega la coalizione di centrodestra è l’unica che può governare il paese: “mercati non devono temere”. Farage e Bannon esultano.
Secondo Berenberg il risultato è uno “sconvolgimento politico maggiore” e non va nemmeno sottovalutato il rischio che si vada a nuove elezioni. Paralisi politica da mettere in conto.
Sembra che alla fine i ribassisti avranno la meglio nei mercati in Europa dopo il risultato delle elezioni italiane, da cui uscirà sulla carta un parlamento ingovernabile. Il voto è stato vinto dalle formazioni anti sistema di MoVimento 5 Stelle e Lega, senza però che nessuno – né Di Maio né il centro destra –
Testa a testa tra centro destra (Lega al comando) e M5S (primi sopra il 30%). A chi darĂ l’incarico Mattarella? Crolla il PD (19%). LeU entra in parlamento per un soffio. Bonino fuori. L’Euro per ora tiene.
Al voto del 4 marzo un italiano su cinque si presenta indeciso e due terzi seggi sono assegnati con un complesso modello proporzionale: incertezza non manca.
Cavallo di battaglia di Lega Nord e Forza Italia, la flat tax si rivela però costosa (più di 80 miliardi) e senza coperture. La classica propaganda elettorale?