Libor pagina 6
La moneta Ue ha guadagnato quasi il 2.5% sul dollaro, settima miglior performance giornaliera dal 2000. Buon esito dell’asta spagnola e timori sull’economia Usa? Non bastano a spiegare i recenti rialzi.
Fari anche su Fitch, dopo che l’agenzia di rating ha dichiarato nella serata di ieri che la crisi del debito europeo, con i suoi effetti negativi sulla fiducia dei consumatori, aumenta il rischio di una nuova recessione.
La situazione sembra, dopo un presunto miglioramento, poter tornare a peggiorare. Il grado di sfiducia delle imprese è a livelli alti. E il sentiment negativo si sta trasferendo anche al settore bancario.
Miliardi si spostano in Europa. Il forte movimento di liquidita’ sul mercato europeo non e’ affatto un buon segno per il sistema bancario Ue. Ecco che succede e di cosa preoccuparsi.
L’economia britannica non sta certo vivendo un buon momento, ma tutte le notizie che riguardano il suo futuro sostengono al rialzo la valuta. Fari anche sulla Svizzera.
L’incremento è parallelo ad un contestuale rialzo dei tassi sulle commercial paper che sulla scadenza a 90 giorni sono arrivati allo 0,55% da livelli prossimi a 0,20% a fine febbraio. L’euro è comunque in apprezzamento verso il dollaro nella giornata di oggi.
Appiattimento della curva dei rendimenti enorme. Sull’interbancario (vedi andamento del Libor), la tensione sale, le vendite si riducono e gli spread si estendono. E le crepe nel mercato dei bond societari – maggio sara’ il peggior mese degli ultimi 10 anni – non sono per niente ideali per l’azionario. E per chiudere, i bond Usa sono “grottescamente sopravvalutati”.
Sorda alle critiche verso la sua proposta, Berlino punta a estendere il blocco del 19 maggio. Ieri nel paese è circolato un documento ministeriale, che prevede il no allo short selling naked per alcuni derivati valutari e per tutte le azioni.
Da una partenza ai minimi dell’anno, il Dow recupera quota 10000. Rimbalzo tecnico, dicono gli operatori, ma non solo. Aiuta l’idea che una spinoff delle attivita’ sui derivati delle banche non sara’ realizzato (risalgono le banche). Giu’ il petrolio. Acquisti sull’oro. Persino un noto “gufo”, Marc Faber, dice che il mercato sul breve e’ ipervenduto.
Il tasso di riferimento a tre mesi ha da poco superato la soglia dello 0,50%. Nel frattempo arrivano indiscrezioni secondo cui l’Ue starebbe studiando la possibilitĂ di imporre alle banche una tassa destinata alla creazione di un fondo nazionale a garanzia di possibili crisi finanziarie.