Libor pagina 7
Secondo quanto riportato da Ft, la manovra consisterebbe in tagli di almeno 10 miliardi di euro l’anno fino al 2016. La misura includerebbe aumenti delle tasse e riduzioni della spesa, oltre che riforme per sostenere il mercato del lavoro.
Confortati in qualche modo dalla chiusura al rialzo che Wall Street è riuscita ad archiviare lo scorso venerdì, i listini azionari europei hanno avviato la settimana tentando la strada dei guadagni. Ma l’incertezza è palpabile e nessuno si fa false illusioni.A dimostrare il forte momento di tensione che attanaglia gli investitori di tutto il mondo
Lotta feroce tra orsi e tori, con alta volatilita’. L’appuntamento con le scadenza tecniche sulle option si sta risolvendo pero’ a favore delle call, non delle put. E gli indici sono tutti in rialzo. A sorpresa i big bancari accelerano il doppio rispetto al mercato, pur dopo l’ok del Senato alla riforma finanziaria.
Pianalto, membro votante della commissione, ha dichiarato che il percorso di fuoriuscita dalla recessione sarà lento, comportando un posizionamento dell’occupazione al di sotto del livello di pieno impiego per i prossimi anni.
Sentiment in miglioramento. I contratti sugli indici guadagnano tutti lo 0,3% circa. In calendario oggi i due dati economici relativi all’avvio di nuovi cantieri e all’indice dei prezzi alla produzione.
Intanto l’effetto flight to quality è stato confermato dal report mensile sui flussi di capitale del dipartimento del tesoro, che ha evidenziato forti acquisti di attivitĂ finanziarie da parte dei privati, in primo luogo i Treasury.
Per generazioni, i detentori di bond emessi dai vari governi (in USA come da noi in Italia) hanno campato secondo il principio della “piena fiducia”, trattando tali attivitĂ finanziarie come “attivitĂ privo di rischio”. Oggi con la tempesta finanziaria abbattutasi sui mercati finanziari globali non e’ piu’ cosi’.
Finito il programma di riacquisti, la Fed si sta progressivamente portando in zona “neutra”, che si può paragonare al “VIA” del Monopoly: un passaggio obbligato per futuri rialzi di tassi. Che sono ovviamente pro-dollaro.
La cancelliera tedesca ripete che l’ipotesi rimane di ultima istanza ed è ancorata al contributo sostanziale dell’Fmi. L’incertezza è tangibile e a pagare lo scotto è l’euro, per cui potrebbe ipotizzarsi una discesa piĂą marcata…
Gli strategist del colosso finanziario hanno dichiarato la preferenza per la componente azionaria rispetto a bond e cash nel primo semestre del 2010. Il carry trade ripassa da dollaro a yen.