Movimento 5 stelle pagina 91
Controversa conferenza stampa lampo in diretta streaiming del capogruppo Roberta Lombardi (VIDEO). Per poter rendere trasparenti le istituzioni presentati candidati per le vice presidenze delle Camere e per il ruolo di questori.
Per il 43% gli esponenti del Movimento 5 Stelle rappresenteranno una garanzia di trasparenza nei lavori di Camera e Senato. Prime misure da approvare: taglio rimborsi e numero parlamentari, poi nuova legge elettorale.
Bersani continua a negare ogni accordo preventivo, ma le parole di apertura di Maroni danno adito all’ipotesi di un sostegno esterno della Lega, che vuole allontanere le urne a ogni costo. Spuntano i nomi per tentare di incastrare il M5S: Saviano, RodotĂ , Petrini, De Rita, Don Ciotti, Zagrebelsky.
Le banche da qualche tempo hanno avuto istruzioni, non si sa bene da chi, di identificare, segnalare e monitorare tutti i titolari di conti correnti che siano o siano stati deputati, senatori o consiglieri. In totale 12 mila persone. 5 Stelle e’ al corrente?
Il centro sinistra ha offerto la presidenza del Senato al premier uscente o a uno dei suoi. In cambio il professore (“prigioniero a Palazzo Chigi”) ha proposto un governo di larghe intese con il PdL, per garantire governabilita’. Il no del Colle ha fatto saltare tutto. Ora centro destra ci riprova: “sì a Bersani, ma a noi il Quirinale”.
Senatore Giuseppe Vacciano: “Se si cercano i colpevoli di alto tradimento ai principi del M5S, ecco, uno l’avete trovato. Me. A volte seguire la propria coscienza porta a delle scelte ed io, liberamente, ho deciso di farne una”. GUARDA VIDEO. Capogruppo Senato Crimi: “Cosi’ e’ anarchia, non democrazia”.
La candidatura (sponsorizzata dal PdL) sarebbe irricevibile dall’opinione pubblica. Un fiammifero in un pagliaio. Il Paese non reggerebbe a 7 anni di inciucio. “La legislatura si annuncia breve”. Opinione di Beppe Grillo
Laura Boldrini, di Macerata, ha 52 anni, è la terza donna, dopo Nilde Jotti e Irene Pivetti, Presidente della Camera. Eletta con Sel, ha ottenuto 327 voti, 17 piu’ del quorum. Al Senato l’ex capo della Direzione nazionale antimafia Pietro Grasso, in squadra Pd, vince con 137 voti (12 in piĂą della sua coalizione) a Schifani 117.
Veramente un brutto aspetto, quello del Cavaliere all’uscita dall’ospedale. Chiari i segni di depressione. Ma possono esserci guai piu’ seri. Tra i fattori “esterni”: a) la sconfitta del Pdl alle elezioni. b) Mediaset: triplo crollo di pubblicita’, profitti e prezzi del titolo in borsa. c) I rischi, per l’ex premier, posti dall’arrivo in Parlamento del M5S. I suoi avvocati tentano l’ennesimo escamotage, la legittima suspicione, per evitare i processi e insabbiare tutto a Brescia.
Riusciranno in Grecia e Italia le forze anti-euro a mettere insieme una ferma maggioranza? Intanto sfida Francia-Giappone a chi piu’ velocemente perdera’ la fiducia dell’obbligazionario. L’opinione di John Mauldin