Movimento 5 stelle pagina 94
Il confuso e ambiguo quadro attuale si chiarirĂ nei suoi contorni e nelle sue alternative quando l’urlo “si fotta la Troika” si alzerĂ anche dalle nostre piazze. Opinione di Giorgio Cremaschi
Il sindaco di Firenze piace al 28% degli elettori del Movimento 5 Stelle, al 27% di quelli di centrodestra e al 26% dei sostenitori di Mario Monti. Per il Quirinale la favorita è Emma Bonino, seguita da…
Tre gli orizzonti post voto i mercati non tengono conto di un’incognita. Rischiamo di assistere per la prima volta ad un crash finanziario di proporzioni bibliche in stile argentino. L’analisi di una banca d’investimento di Malta.
Ipotesi di «governissimo» con gli adorati nemici del Pd, che duri però almeno tre anni, abbassi le tasse e tagli le unghie ai magistrati, con la Lega, che dovrebbe ingoiare il rospo. Altrimenti, forte dei sondaggi…
“VOGLIAMO 100% PARLAMENTO NON IL 20-30%”. Quando i cittadini conquisteranno il potere, il Movimento avra’ adempiuto al suo compito. Se noi falliremo, tornera’ la violenza. I media? Peggio dei politici. LEGGI INTERVISTA AL TIME
I nuovi parlamentari a 5 stelle sono descritti come “goffi ma sinceri”, non dei “pagliacci”. Sono la voce di una generazione emarginata e arrabbiata, impoverita dalla crisi del debito.
Cattivo sentore per il Movimento 5 Stelle. Il segretario Johannes Ponader lascia: “attaccato da tutti i fronti”. Indetto per maggio un nuovo congresso del Piratenpartei, molto popolare a Berlino. Da assemblee a votazioni, i ‘pirati informatici’ gestiscono tutto online.
Trovare una persona, e ce ne sono tante, che è magari di sinistra per caritĂ , ma che non è dentro al gioco dei partiti, che s’è schifata a sua volta”. E lancia i nomi di RodotĂ , Margherita Hack e…
Il sindaco di Firenze: “questa legislatura ha tutte le caratteristiche per battere tutti i record di durata in negativo. Io sono leale ma il Pd deve cambiare”. Serve modello diverso, per esempio “un partito che fa a meno del finanziamento pubblico“.
Confermata la popolaritĂ di Beppe Grillo in un paese in cui cresce l’avversione verso i partiti tradizionali; avversione che si tramuta in rabbia o disprezzo verso la politica.