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Gli analisti non sono concordi sulla possibile riduzione del ritmo di acquisti del Pepp già dalla prossima riunione: lo scenario
Nella riunione odierna la Banca centrale europea ha confermato i tassi di interesse e la dotazione del Pepp, il piano anti-pandemico, ma ha rivisto la sua forward guidance alla luce della revisione della sua strategia di politica monetaria. L’istituto centrale di Francoforte ha infatti concordato un obiettivo di inflazione simmetrica del 2% nel medio termine.“I
Grandi attesa per il meeting, dopo la pubblicazione, la scorsa settimana, dei risultati della strategy review
A seguito della pubblicazione dei dati relativi all’inflazione in Europa pubblicati questa mattina Ben Laidler, Global Market Strategist di eToro ha chiarito che “l‘inflazione europea si è stabilizzata a giugno e il picco iniziale dei prezzi si è attenuato. Questo riduce la pressione sulla Bce e sostiene il continuo rialzo dell’azionario europeo. L’inflazione dell’Eurozona è
Come da attese nella riunione di politica monetaria di giugno la Bce ha mantenuto invariati i tassi di interesse, sui minimi storici, sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50%.Secondo quanto precisato da Francoforte la Bce si attende
A cura di Mohammed Kazmi, Portfolio Manager, Macro Strategist, di Union Bancaire Privée (UBP)Le attese di un possibile annuncio sulla riduzione degli acquisti del PEPP durante la riunione della BCE si sono raffreddate in seguito ai recenti commenti dei membri del Consiglio, che hanno minimizzato questa possibilità, consentendo un recupero dei rendimenti dei Bund e
La Banca accelererà il ritmo degli acquisti di titoli del programma anti-pandemico nel secondo trimestre.
Le attese sono per una conferma delle misure misure adottate a marzo, prima di un possibile cambio di rotta a giugno.
Quello in calendario la prossima settimana è un meeting particolarmente atteso. Ecco perché
Potrebbe mettere in campo nuove armi a supporto dell’economia europea. Tre i canali d’intervento possibili, secondo gli esperti