Pmi pagina 15
Brutte notizie sul fronte macroeconomico dalla Cina. Nelle mese di gennaio, l’attività manifatturiera si è contratta al livello più elevato da tre anni. L’indice Pmi finale relativo alla manifattura cinese in gennaio, a cura di Caixin, si è attestato a 48,3 a fronte di attese per 49,5. Si tratta della lettura più debole in circa tre
Gennaio a luci e ombre per ora per l’economia tedesca e quella francese. L’attività del settore privato in Germania recuperato qualcosa, ma resta ancora su livelli deboli. In Francia, nonostante la ripresa dell’attività industriale a 51,2 punti da 50, il settore terziario sta registrando una prova fiacca in gennaio. Markit sottolinea che alcune aziende hanno attribuito il sentiment
Dopo che Francia e Germania hanno reso noti i PMI servizi e manifattura, il cambio euro/dollaro scende scende ad un minimo di 1,1341 prima di risalire a 1,1370.
Parte male il 2019 per l’economia di Eurolandia, che si avvicina pericolosamente alla stagnazione. Dalla lettura dei dati flash preliminari, l’indice Ihs Markit composito è sceso a 50,7 a gennaio da 51,1 di dicembre, posizionandosi sul valore minimo da luglio 2013.Sia il manifatturiero che il terziario hanno registrato una crescita lenta, quasi stagnante. Il primo ha riportato
Gennaio debole per l’attività dei servizi in Francia. Lo dimostra l’andamento del Pmi misurato da Ihs Markit sceso a 47,5 da 49 di dicembre, secondo la stima flash. Si tratta dei minimi da 4 anni.Nello stesso mese, migliora l’attività del manifatturiero con l’indice Pmi manifatturiero salito a 51,2 a gennaio da 49,7 di dicembre mentre
In una fase conclamata di rallentamento dell’economia, la banca centrale cinese ha annunciato un intervento di aggiustamento per aiutare soprattutto le piccole imprese che hanno difficoltà a ottenere credito.Ma nonostante una politica più pro-crescita, gli economisti di BofA Merrill Lynch prevedono un continuo rallentamento della crescita, e ritengono che le autorità cinesi interverrebbero in modo
Migliora nel mese di novembre l’attività manifatturiera cinese. Lo indica l’indice Pmi elaborato da Caixin. L’indice sale a 50,2 da quota 50,1 registrata a ottobre.Si tratta di un valore che certifica un lieve miglioramento del settore, sebbene sul fronte dei nuovi ordini verso l’estero si registri una flessione significativa.
Ancora segnali di debolezza dal manifatturiero giapponese che, nel mese di novembre, è cresciuto al ritmo più debole da due anni, in scia alla prima contrazione degli ordini dal settembre del 2016.La stima flash dell’indice Pmi manifatturiero, elaborata da Markit/Nikkei, si è attestata a 51,8 punti, in netto calo dal picco da sei mesi registrato
Si moltiplicano i segnali di indebolimento per il settore manifatturiero europeo. Nel mese di novembre, l’indice Pmi relativo all’Eurozona è sceso al 51,5 dal 52 di ottobre. Lo comunica Markit aggiungendo che l’indice relativo ai servizi registra anch’esso un calo da 53,7 di ottobre a 53,1. Quello composito cala al 52,4 a novembre dal 53,1,
Rallenta più delle stime l’attività del settore dei servizi e manifatturiero nell’Eurozona. Lo dimostra l’andamento dell’indice Pmi composto, che monitora l’attività dei due settori, calcolato da Markit. Nel mese di ottobre, l’indice è sceso a 52,7 punti da 54,1 di settembre, contro stime per un calo a 53,9 punti.Si tratta della lettura preliminare e segna i