prezzi al consumo pagina 26
Per la prima volta la Bce ha annunciato le sue previsioni sul 2019 e nemmeno quell’anno verranno raggiunti gli obiettiva di inflazione del 2%: le stime dell’indice dei prezzi al consumo nell’area euro sono state riviste allo 0,2% nel 2016, all’1,3% nel 2017, all’1,5% nel 2018 e all’1,7% l’anno dopo.Quanto al Pil, secondo le anticipazioni
Lo scorso mese l’indice ha segnato un aumento dello 0,2% mensile. Su base annuale, l’incremento e’ stato dll’1,4%.
La droga dei banchieri sta creando effetti distorsivi. Si teme escalation delle pressioni inflazionistiche e successiva stagflazione. Ed ecco che Bank of America suggerisce di scappare subito da questi asset.
Rispetto ad ottobre 2015 la variazione del Nic dovrebbe essere al +0,1%, un valore analogo a quello di settembre.
Gli ultimi dati su manifatturiero e vendite al dettaglio pubblicati hanno in un certo verso ridimensionato le attese di crescita per l’economia statunitense, con il Pil che dovrebbe crescere ancora di un 2% e non di più nel 2016.I consumatori sono cauti, come dimostra il calo di agosto delle vendite al dettaglio, il primo da
Le pressioni inflative continuano a essere moderate negli Stati Uniti.
I costi orari del lavoro nell’area euro sono aumentati dell’1% rispetto a 1,6% nello stesso periodo dell’anno scorso. Le attese degli analisti erano per un risultato di +1,5%. Nel blocco a 28 dell’Ue sono aumentati dell’1,4% dopo il +1,6%. Sono le cifre pubblicate oggi da Eurostat. In Italia il costo del lavoro, una delle spese
L’indice dei prezzi al consumo sale su base mensile ma scende su base annua
I dati sono stati pubblicati dall’Insee a conferma delle precedenti stime.
Resta ferma a +0,2 l’inflazione annuale.