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L‘inflazione giapponese resta ancora lontana dal target del 2% fissato dalla banca centrale nipponica. Nel mese di giugno, i prezzi al consumo sono saliti solo dello 0,6% tendenziale a giugno, una variazione che risulta la più bassa da almeno un anno. Senza tenere conto dell’energia la variazione scende a +0,5%.
Nel mese di giugno i prezzi al consumo negli Usa registrano +1,6% su base annua come da stime e contro +1,8% precedente. Su base mensile l’indice dei prezzi al consumo segna un rialzo dello 0,1 per cento.
Scende leggermente nel mese di giugno l’inflazione in Cina. Secondo i dati comunicati oggi, l’indice dei prezzi al consumo hanno segnato un calo dello 0,1% mensile mentre su base annua il dato ha segnato un aumento del 2,7%, in linea con il mese precedente. Si tratta di dati in linea con le attese del mercato.
Nel mese di maggio 2019, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra una variazione nulla rispetto al mese precedente e aumenta dello 0,8% su base annua (era +1,1% ad aprile). Questa la nuova stima dell’Istat.L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella
Dal magazine in edicola. I dati parlano di una crescita prezzi dell’1% Ma la liquidità sul conto soffre ben di più
In leggera accelerazione ad aprile l’inflazione della zona euro. I prezzi al consumo secondo Eurostat toccano +1,7% su base tendenziale in linea con le stime del consensus.Su base mensile i prezzi al consumo sono saliti dello 0,7%, dopo l’1% indicato il mese precedente ed in linea con il consensus.
L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività ad aprile, al lordo dei tabacchi, ad aprile segna un aumento dello 0,2% su base mensile e dell’1,1% su base annua, confermando la stima preliminare.Una lieve accelerazione dell’inflazione dovuta principalmente alla dinamica dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +0,5% a +2,8%), dei Servizi ricreativi, culturali
L’inflazione ha evidenziato una variazione positiva dello 0,3% negli Stati Uniti, in frenata rispetto allo 0,4% precedente e sotto le attese che puntavano un rialzo dello 0,4%. Si tratta di valori che non dovrebbero cambiare più di tanto i piani della Federal Reserve. La versione “core” dell’indice dei prezzi al consumo, depurata cioè delle componenti
Sale nel mese di aprile il tasso di inflazione nella zona euro che, secondo la stima preliminare di Eurostat, tocca +1,7% contro +1,6% atteso su base annua.L’indice dei prezzi al consumo core segna invece +1,2% contro +1,0% atteso.
Gli scambi di Bitcoin in Argentina hanno raggiunto un nuovo massimo storico a marzo, mentre la banca centrale non riesce a raffreddare l’inflazione