prezzi case pagina 12
Dal Rapporto sulla stabilità finanziaria pubblicato da Bankitalia emerge una riflessione sulle condizioni in cui versa il mercato immobiliare italiano, che starebbe affrontando una maggiore stabilizzazione dei prezzi.“Secondo nostre stime i prezzi delle case si stabilizzerebbero alla fine dell’anno in corso, portando la flessione nella media del 2016 a poco più dell’1% rispetto al -2,6%
Mentre i prezzi delle case rimangono arenati in Italia, le compravendite di immobili continua a salire di numero, a dimostrazione dell’interesse crescente per uno degli investimenti caposaldo dell’italiano medio fin dai tempi del boom economico.Nel secondo trimestre dell’anno, certifica l’Istat, le compravendite immobiliari hanno visto una crescita ancora più sostenuta, segnando un rialzo del 20,6%
Mercati sotto pressione: a settembre il valore delle proprietĂ immobiliari ha registrato l’incremento piĂą alto di sempre.
In Italia e a Cipro si sono registrati i cali piĂą forti, dell’1,4 e dell’8,9 per cento.
Solamente dieci anni fa era necessario lavorare per 10,2 anni. La flessione risente del calo del prezzo degli immobili.
Il mercato immobiliare statunitense prosegue a fasi alterne: in agosto le vendite di case nuove sono state superiori alle attese, ma sono comunque scese ai minimi di due anni. Dopo il balzo di luglio le vendite di case nuove sono calate del 7,6% su base mensile, facendo meglio del -8,3% atteso dagli analisti. Nei giorni
Prezzi fino a +70% in cinque anni. E la corsa continua.
Niente effetto Brexit sul mattone britannico: secondo quanto comunicato dalla Nationwide Building Society, ad agosto il prezzo delle case in Gran Bretagna è cresciuto dello 0,6% su luglio e del 5,6% nel confronto su base annua. Il dato batte quelle che erano le attese degli analisti. Ribaltate, almeno per ora, una fra quelle che si temevano
Per Nykredit c’è il rischio che come prima dello scoppio delle bolle del 2008 e 2009, mercato immobiliare finisca “fuori controllo”. Tassi sotto zero da 4 anni.
I prezzi delle case nell’ Eurozona sono cresciuti del 3% nel primo trimestre dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2015, lo comunica Eurostat precisando che nell’ Unione europea dei 28 il dato sale a +4%.Le variazioni sul trimestre precedente sono, rispettivamente, positive dello 0,4 e dello 0,7%.Avanzano i prezzi soprattutto in Ungheria (+15,2% tendenziale), Austria (+13,4%) e