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È un bel problema per l’Italia la cui stabilità dipende dagli aiuti di Draghi (manovre ultra espansive e acquisti di Bond). Ecco quando verranno alzati i tassi.
I bilanci delle tre maggiori banche centrali ha raggiunto volumi impressionanti, tornare alla normalità non sarà un percorso agevole
Il chief economist della Bce, nonché membro del direttorio, Peter Praet sostiene che la crescita economica sia solida e diffusa in Eurozona. Detto questo, le pressioni inflative rimangono sotto controllo e non c’è da preoccuparsi per un ritorno troppo repentino dell’inflazione.Oltre a tranquillizzare con queste parole le autorità connazionali in Germania e i falchi dell’area
Fitch: QE maschera i rischi di contagio politico. Ora che Bce e Banca del Giappone si apprestano ad avviare i processi di rientro dalle misure ultra accomodanti…
La riduzione del Quantitative Easing e la successiva stretta monetaria che non si potrà più rimandare sono diventati problemi attuali per la Bce.
Alcuni esponenti del board hanno citato la possibilità di imporre una stretta prima della fine del Quantitative Easing, ossia prima della fine dell’anno.
Per una strategia di uscita dalle politiche di allentamento straordinarie se ne riparlerà a giugno. Moneta unica vista scendere a $1,0450.
Dopo che l’inflazione ha toccato il target del 2% a febbraio in Eurozona, Bce potrebbe presto annunciare ritocchi al piano di Quantitative Easing.
La Bce dovrebbe ridurre il suo stimolo monetario dal momento che l’inflazione nell’area euro ha raggiunto il target del 2% prestabilito. A dirlo, nel giorno del meeting Bce, è stato il responsabile dell’istituto tedesco Ifo.La Bce “dovrebbe levare il piede dall’acceleratore e ridurre il programma di acquisto di obbligazioni da aprile di 10 miliardi di euro
Attesa per oggi la riunione del Consiglio direttivo della banca centrale europea che discuterà sulla politica monetaria