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Da tempo il governatore della FED, Jerome Powell, segnala che la Fed sarà pronta a tagliare i tassi solo quando avrà maggiore fiducia su un calo dell’inflazione. E questo momento, a quanto pare, non sembra ancora arrivato. Al contrario Lagarde (BCE) va avanti sulla strada indicata, ovvero quella di un primo taglio a giugno
Se il taglio di giugno sembra ormai certo, gli analisti si dividono sulle mosse per il resto dell’anno
Le attese dagli analisti sui tassi, in vista della riunione di oggi, 11 aprile, della Banca centrale europea
Mentre si attende la prima sforbiciata dei tassi da parte della BCE, in calendario secondo gli analisti nel mese di giugno, arrivano le prime notizie positive sul costo dei mutui. Secondo i dati di Bankitalia, a gennaio i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie sono scesi al 4,3% dal 4,8 di dicembre. La quota di questi prestiti con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a 1 anno è stata del 22 per cento. Il Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 10,75%.
Nonostante il calo rilevato da Bankitalia, per l’associazione dei consumatori, a gennaio rata mensile piĂą pesante fino a +454 euro rispetto al 2021
La salita vertiginosa dei tassi (295 punti percentuali in soli 24 mesi) ha portato lo stock di mutui a calare, soprattutto nel corso del 2023, di 2,3 miliardi di euro
Lo rileva il Centro studi Unimpresa: da agosto, la remunerazione dei conti correnti ha segnato incrementi superiori al 50%
Rimane elevata l’incertezza sui tempi dei tagli dei tassi di interesse negli Usa nel corso del 2024. E’ questo uno dei punti chiave emerso dai verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve (Fed) dello scorso dicembre. I banchieri di Washington hanno, infatti, concluso che i tagli dei tassi di interesse sono probabili nel 2024, anche se emergono pochi dettagli su quando questi potrebbero venire effettuati.
I gestori intervistati da BofA si aspettano tassi piĂą bassi nel 2024, ma un sondaggio di Reuters rinvia i tagli all’estate. Chi ha ragione?
Con la decisione della Bank of England di ieri si chiude la “settimana” delle banche centrali. 7 giorni in cui si sono concentrati gli annunci di politica monetaria dei principali istituti centrali sui tassi d’interesse. Cominciamo proprio dalle recenti decisioni della Banca d’Inghilterra e della Federal Reserve (Fed) di mercoledì sera, senza dimenticare la Bank of Japan (BoJ) di martedì e la Banca centrale europea di giovedì scorso. Ecco in sintesi le decisioni.