Theresa May pagina 6
Nel discorso alla nazione, la premier ha accusato Westminster di non “prendere una decisione”, nascondendosi “mozione dietro mozione.
Dopo stop al voto sull’accordo negoziato con Bruxelles, premier chiederĂ un rinvio del divorzio. Mettendo a rischio l’esistenza del partito dei Tories.
Saltano ancora i piani della premier May, dopo il no al voto di ieri della Camera dei Comuni.
Citando una regola del 1604, John Bercow ha fatto sapere che il governo non può sottomettere all’aula un testo che è giĂ stato bocciato. Sterlina in calo.
Portavoce premier conferma che governo sta cercando la spalla degli unionisti nordirlandesi e dei ribelli tories in vista dell’appuntamento di fuoco.
Strada in salita per il divorzio tra Londra e Bruxelles in vista della terza votazione sull’accordo stretto con l’Unione europea mercoledì.
Emendamento su secondo referendum sulla Brexit è stato bocciato dalla stragrande maggioranza: mercati non scontano no deal che resta soluzione di default.
In un clima sempre più teso, il Parlamento britannico è chiamato per il terzo giorno consecutivo a votare sulla Brexit. Questa volta la posta in palio è il rinvio della data di uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, al momento prevista per il 29 marzo. Una situazione difficile da districare, anche agli occhi del mercato.
Per Michel Barnier estendere la scadenza della Brexit non avrebbe senso, visto che l’Europa e il governo britannico hanno già negoziato un accordo
Secondo analisti e opposizione l’autoritĂ della premier inglese è stata gravemente minata e dovrebbe dimettersi. Elezioni sempre piĂą vicine.