Treasuries Usa pagina 5
È un periodo di grandi turbolenze per i mercati ma dopo il peggiore inizio di quarto trimestre dal 2008, alla fine dovrebbe essere un mese positivo per le azioni: GRAFICO.
Spread a 325 punti base e rendimenti dei Btp decennali al 3,68%: crescono timori sulle finanze pubbliche italiane. Borsa di Milano peggiora sul finale.
Economista James Rickards: ci vuole coraggio per andare lunghi quando altri shortano con questa intensità, ma tattica contrarian potrebbe dare grandi frutti.
I dati sulle esportazioni cinesi ridanno un po’ di fiducia agli investitori in una settimana turbolenta. Buy sul petrolio, stabile il dollaro con i rendimenti dei Bond Usa che tornano salire.
Il Dow Jones ha perso più di 800 punti in uno dei selloff più intensi degli ultimi anni, scatenato dagli insulti di Trump alla Fed. In Asia Borse cedono anche il -5%. A Piazza Affari tendenza ribassista prolungata.
Timori per la possibile inversione della curva dei rendimenti: l’opinione di Patrick Bradley, Senior Vice President di Brandywine Global (gruppo Legg Mason).
I mercati azionari sono sotto pressione anche quest’oggi, schiacciati da tutta una serie di timori crescenti: si va dalla guerra commerciale sino americana alla sensazione che la Fed potrebbe commettere un errore di politica monetaria. Preoccupa in maniera sensibile anche la sostenibilità del debito pubblico italiano e l’irresponsabilità fiscale del suo governo, nonché la crisi
Disoccupati ai minimi dal 1966. Nasdaq ai massimi poi scende bruscamente ai minimi: preoccupa cosa farà la Fed. Volatilità subisce mini flash crash.
Superamento del 3,25% per due sedute di fila per i Treasuries Usa a 30 anni è un “game changer” per il ‘Re dei Bond’ Jeff Gundlach. Tassi a 10 anni sui massimi di sette anni.
Anche i Bond Usa e non soltanto quelli italiani sono sotto pressione nelle ultime giornate, tenendo dunque sempre su livelli alti lo spread di rendimento con i Btp, nonostante gli Stati Uniti portino con sé rischi chiaramente inferiori dal punto di vista della sostenibilità creditizia rispetto alla terza economia dell’area euro.Dopo l’ultima serie di dati