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I colossi tecnologici e internet sono stati i primi a raggiungere i 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione in borsa, ma le prossime societĂ statunitensi che potrebbero entrare nel club sono i due colossi delle carte di credito, Visa e Mastercard.Sono queste le prospettive, evidenziate dagli analisti di Reuters, qualora i due gruppi dovessero confermare
Il tema dei pagamenti digitali è salito alla ribalta, entrato anche nell’agenda politica e nella manovra 2020, con il governo che si è detto impegnato anche per la riduzione delle commissioni per i pagamenti. Un tema che si è dibattuto anche al Salone dei Pagamenti di Milano e che ha visto i responsabili italiani dei
Secondo il Wall Street Journal, Visa e Mastercard, starebbero riconsiderando la loro partecipazione al progetto Libra lanciato da Facebook.
Il progetto Libra di Facebook, ovvero quello di creare una valuta digitale per semplificare i pagamenti online, non convince. Secondo diverse fonti consultate dal Wall Street Journal, Mastercard, Visa e altre aziende stanno infatti rivalutando il loro impegno. L’iniziativa, annunciata nella primavera di quest’anno, ha suscitato grandi dubbi nell’Unione Europea ma anche negli Stati Uniti.
Secondo anticipazioni Reuters, il gruppo sbarcherà in 23 nuovi mercati grazie a un nuovo accordo globale con il gigante dei pagamenti Visa.
Non si è trattato di un errore ma di un “regalo” dovuto ad una precedente decisione sul futuro di Chase Bank in Canada
Facebook punta a integrare una sua piattaforma di pagamento con i siti di e-ecommerce, in modo da stimolare piĂą investimenti pubblicitari
Mastercard e Visa hanno deciso di tagliare di circa il 40% i costi gonfiati sull’uso delle carte di credito in Ue e in particolar modo nei paesi che non aderiscono allo spazio economico europeo.L’Antitrust ha reso vincolanti tali impegni che, secondo la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager, porterà a minori costi per i dettaglianti europei»
Il 26 aprile i conti di FCA, mentre sono attese per il 27 le trimestrali di Eni e Tenaris
Volano gli utili di Visa. Nel secondo trimestre fiscale, chiuso a marzo, la società ha messo a segno utili di 2,6 miliardi di dollari, o 4,46 dollari per azione, in rialzo del 505% dai 430 milioni, o 72 centesimi per titolo, dello stesso periodo dell’esercizio precedente. Escludendo voci straordinarie i profitti per azione sono saliti