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Tutto in regola: il colosso di Bezos grazie alla riforma fiscale di Donald Trump e altri vantaggi non ha versato 1 centesimo di tasse.
La Nuova Zelanda ha annunciato un aggiornamento delle leggi fiscali inteso a tassare le entrate delle società digitali multinazionali come Google, Facebook e Amazon.Il primo ministro Jacinda Ardern ha detto che “l’attuale sistema fiscale non è equo nel modo in cui tratta i singoli contribuenti, rispetto alle multinazionali”. In particolare, l’attuale normativa consentirebbe ai giganti
Dopo l’ennesimo fallimento nelle trattative Ue sulle imposizioni fiscali ai big dell’hi-tech, la Francia ha detto procederà alla tassazione nazionale sulle entrate digitali dal 2019 indipendentemente da un’intesa Ue.“Il tempo scade a fine a marzo”, ha detto il ministro delle finanze Bruno Le Maire in un’intervista a France 2, facendo capire che dopo questa data la Francia
Nella riunione di Bruxelles tra i ministri Ue della finanza il tentativo di trovare una soluzione internazionale alla tassazione digitale, la web tax, slitta al prossimo anno.
Aliquota al 3% per l’imposta sul fatturato della pubblicità on line delle grandi società tech. Questo il compromesso trovato tra Berlino e Parigi sulla web tax e che viene presentato oggi a Bruxelles, durante una riunione dei ministri delle Finanze.Francia e Germania spingono affinchè il progetto di legge venga approvato entro marzo ed entri in vigore
Per l’istituto di Washington, dal momento che “l’economia diventa digitale, soluzioni globali sono necessarie”
Per costringere i giganti del web a pagare le tasse nel paese in cui producono profitti, la Commissione Ue propone una soluzione ‘temporanea’, applicabile da subito: una tassa del 3% sui ricavi da vendita di spazi pubblicitari (come Google), cessione di dati (come Facebook) e attività di intermediazione tra utenti e business (come Uber), applicabile
Con il nuovo regolamento sulla privacy, le aziende dovranno fornire informazioni chiare e concise sulla raccolta e utilizzo dei dati degli utenti
I titoli tecnologici del gruppo dei FAANG, tra i preferiti dei rialzisti negli ultimi tempi, hanno subito oggi il calo più pesante dall’8 febbraio sulla scia dei timori legati a un nuovo possibile impianto fiscale. Una fonte anonima ha riferito a Bloomberg che la questione della web tax, che verrà discussa al G20, avrà un
Mentre si aspettano di conoscere le novità e i progeessi sul fronte della gestione e dello smaltimento delle sofferenze bancarie, da parte della Commissione europea e della Bce (si parla di otto anni di tempo per svalutare i crediti garantiti e due per quelli non garantiti), la riunione dell’Ecofin è stata invece infruttuosa per quanto