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Lo yield dei Bot a sei mesi è salito oltre il 2%, quello dei Ctz a due anni ha superato il 4%. Immediata la reazione dei decennali, che azzerano i guadagni e vedono i rendimenti salire al 5,66%, con lo spread btp/bund di nuovo vicino a quota 300. Tornano forti i timori sul debito italiano.

O per la precisione mentre i rendimenti rischiano di risalire. Negli ultimi giorni gli spread si sono ristretti, ma Spagna e Italia sono ancora in una zona di pericolo (vedi grafico all’interno). Per i mercati il punto di non ritorno e’ 6,5%. Bisognava salvare Atene un anno fa. L’intesa non conforta i detentori di bond Piigs.

Emessi 4,45 miliardi di euro circa di titoli Letras con scadenza a 12 e 18 mesi. Aumenta di nuovo il costo di finanziamento per il paese iberico: lo yield del bond a dieci mesi balza di più di un punto percentuale.

E lo spread tra gli yield del paese e quelli tedeschi a dieci anni supera i 1000 punti base. Ancora viva la tensione sui titoli di stato europei. Yield dei titoli a due anni sulla Grecia in lieve calo, ma sempre al valore astronomico pari al 27,697%.

Lo yield del decennale sul Tesoro di Madrid ha superato il 6,2%. Pesa la paura che Spagna e Italia vengano risucchiate nella crisi che ha costretto Ue e Fmi a salvare Grecia, Portogallo e Irlanda.

La disoccupazione reale e’ salita al 16,2%: “inaccettabile”, dice Barack Obama. L’economia non riparte e gli americani senza un lavoro sono ai massimi di sempre (VEDI GRAFICO). Dow Jones -0,49%, Nasdaq -0,45%.

I mercati reagiscono male all’attacco di Moody’s secondo cui il debito lusitano equivale a spazzatura come quello Greco. L’incremento e’ di 50 punti base per il decennale: premio di rischio +64 pb. Lo yield del due anni avanza di 121 punti base al 14,6%.

Una doccia fredda l’esito dell’asta: gli yield decennali hanno sfiorato il 5%, al massimo dal 2008. Confermati i timori sul debito italiano. Sotto pressione soprattutto le banche. MPS arriva a cedere fino a -5,5%.

Pressioni sui titoli di stato italiani. Acquisti sul Bund che, ai massimi degli ultimi tempi, beneficia oggi dell’avversione al rischio confermata dalla flessione dei mercati azionari nel post Fed.

Investitori impauriti, temono sempre di più il double dip. La soluzione? A loro avviso è buttarsi sui Treasury, anche se gli aspetti negativi di questo tipo di investimenti non mancano. E siamo al secondo anniversario della “ripresa economica”.