Economia

Tagli tassi USA: Goldman Sachs e BlackRock difendono la Fed

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La Federal Reserve continua a mantenere la sua posizione a favore di tassi “più alti più a lungo” poiché vuole essere ragionevolmente sicura che le dinamiche che alimentano l’inflazione siano tutte sotto controllo.
Al contrario il mercato, esattamente come sta avvenendo in Eurozona, si aspetta un significativo allentamento della politica monetaria americana entro il prossimo anno, prevedendo riduzioni dei tassi per un totale di 1,25 punti percentuali. Addirittura i mercati delle opzioni stanno scontando tagli aggressivi dei tassi a stelle e strisce, fino a 250 punti base entro settembre.

È innegabile che l’economia americana sia resiliente nonostante l’incremento della spesa pubblica per la difesa, la deglobalizzazione, la decarbonizzazione e l’invecchiamento della popolazione. Ad esempio la crescita del PIL USA nel terzo trimestre è balzata al 4,9%, grazie alla forte creazione di posti di lavoro e alla ripresa delle vendite al dettaglio a settembre. L’inflazione è invece rimasta stabile al 3,7% alla fine del trimestre, trainata dagli affitti e da altri servizi.

Ma gli esperti invitano alla cautela poiché è ancora troppo presto per cantare vittoria nella lotta contro l’inflazione e sarà difficile che la FED possa tagliare i tassi prima della fine del secondo trimestre del prossimo anno.
View più volte rimarcata dallo stesso governatore della Fed, Jerome Powell, che ha dichiarato che, sebbene i dati più bassi sull’inflazione degli ultimi mesi siano i benvenuti, tali progressi devono continuare per raggiungere l’obiettivo del 2%. Sarebbe infatti prematuro, ha continuato Powell, concludere con fiducia che la FED abbia raggiunto una posizione sufficientemente restrittiva, o speculare su quando la politica monetaria potrebbe allentarsi. Il messaggio che il presidente della FED ha voluto dare è che la stessa Banca Centrale è pronta ad inasprire ulteriormente la politica monetaria, se sarà opportuno farlo.

Le osservazioni di Powell sono tuttavia servite a poco nel far deragliare l’entusiasmo degli acquisti di azioni o alterare le aspettative del mercato sui movimenti dei tassi. Tanto è vero che la performance positiva di novembre delle azioni statunitensi si è estesa anche al nuovo mese facendo raggiungere all’S&P 500 i livelli più alti da marzo 2022.

Per questo motivo, Goldman Sachs e BlackRock si sono esposte a difesa della Banca Centrale americana per mitigare gli entusiasmi del mercato, invitando gli investitori alla prudenza e a tenersi lontani dalla trappola dell’euforia.

Nel dettaglio, gli strategist di Goldman Sachs hanno pubblicato una nota cautelativa riguardante le attuali aspettative del mercato circa i tagli dei tassi di interesse della Federal Reserve. La regina delle banche d’affari di Wall Street si aspetta uno scenario più conservativo rispetto alla riduzione di 1,25 punti percentuali attesa dal mercato, prevedendo solo un modesto calo di un quarto di punto. Questo perché ritiene che l’inflazione americana sarà più rigida nel 2024, come dichiarato dal CEO di Goldman Sachs, David Solomon, a Reuters.

Sulla stessa linea di pensiero è Rick Rieder, Head of Global Allocation Investment Team di BlackRock, che riconosce come l’inflazione stia scendendo ma la narrativa sul fatto che sia molto vicino l’inizio del taglio dei tassi da parte della Fed sia assurda, proprio perché l’economia statunitense è ben lontana da una recessione e dagli scenari apocalittici paventati, ad esempio, dall’amministratore delegato di JP Morgan, Jamie Dimon, convinto che gli Stati Uniti soffocheranno sotto la loro stessa montagna di debito.