Economia

Tagliato il canone Rai. Ma rimane in bolletta

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Continuerà a rimanere in bolletta, almeno per il 2024, ma costerà di meno. Stiamo parlando del canone Rai, uno dei tanti protagonisti della Manovra 2024. Il costo scenderà di venti euro – passerà infatti da 90 a 70 -, ma sono state completamente disilluse le aspettative della vigilia, che aizzate principalmente da Matteo Salvini, avevano fatto sperare in una completa cancellazione, almeno dalle bollette dell’elettricità, del canone Rai.

Per il momento non arriva nessuna cancellazione, ma solo un semplice sconto.

Canone Rai, come funziona il pagamento

Oggi come oggi il canone Rai costa 90 euro. Viene inserito nella bolletta dell’elettricità dei contribuenti. Il suo pagamento avviene con il pagamento di dieci rate mensile, a partire dal mese di gennaio fino ad ottobre di ogni anno.

A chiarire cosa succederà ad una delle imposte più odiate dagli italiani è Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia, che nel corso di una conferenza stampa ha spiegato che il costo del canone Rai passerà da 90 a 70 euro dal prossimo anno. In altre parole, come ha sottolineato Giorgetti, un quarto del suo ammontare non verrà più pagato.

Per il momento, invece, restano ancora da chiarire le parole pronunciate da Matteo Salvini, che aveva accennato ad un taglio della bolletta. Tra le ipotesi che ruotano intorno al canone Rai, infatti, vi è quella di un suo accorpamento dalle utenze dell’elettricità e l’ipotesi di legarla alle utenze telefoniche. E soprattutto di non legarla più al semplice possesso di una televisione. Per il momento, comunque, non è arrivata alcuna conferma in questo senso: nel caso in cui dovesse esserci, almeno in futuro, uno scorporo, non dovrebbe arrivare con questo provvedimento.

Il problema dell’addebito in bolletta

Nel corso degli ultimi mesi ha tenuto banco il problema del canone Rai in bolletta. Giancarlo Giorgetti, a febbraio, aveva spiegato che il

canone Rai nella bolletta deve uscire, per quest’anno lo abbiamo mantenuto e mi sono preso tante critiche, ma deve uscire.

Dopo qualche mese era tornato sull’argomento spiegando che c’erano alcune ipotesi di riforma del canone Rai. Una di queste prevedeva che il pagamento dell’imposta non fosse legata al possesso di una televisione, ma di un’utenza telefonica es aveva sottolineato che

ormai le nuove tecnologie permettono di vedere i programmi televisivi anche tramite smartphone e tablet. Qualora il presupposto impositivo dovesse essere il possesso di una utenza telefonica comporterebbe di ridurre il canone pro capite. Basti pensare che oggi il canone risulta pagato da 21 milioni di utenti e le utenze telefoniche attive sono circa 107 milioni.

Chi sono i soggetti esonerati dal canone Rai

Il canone Rai dal 1° gennaio 2024 costerà 70 euro. I contribuenti, in linea teorica, nel 2023 dovrebbero aver finito di pagare con la bolletta dell’elettricità relativa al mese di ottobre.

Sono esonerati dal pagamento di questa imposta:

  • le persone con più di 75 anni e con un reddito inferiore a 8.000 euro;
  • i militari delle Forze Armate Italiane. Non lo pagano gli ospedali militari, le case del soldato e le sale convegno dei militari delle Forze Armate;
  • i militari stranieri che appartengono alle Forze Nato;
  • gli agenti diplomatici e consolari, ma solo e soltanto per quei paesi per i quali è previsto lo stesso trattamento per i diplomatici italiani;
  • i rivenditori di televisori e i negozi che riparano le TV.

Viene esonerato dal pagamento del canone Tv quanti dichiarino di non essere in possesso di una televisione in casa. È necessario, però, che il contribuente, che sia titolare di una qualsivoglia utenza elettrica ad uso domestico residenziale, non sia effettivamente in possesso di un televisore in nessuna delle sue abitazioni nelle quali è attiva l’elettricità