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Taiwan accusa: la Cina prepara un’invasione e il cambio dello status quo

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Le esercitazioni militari lanciate dalla Cina fanno parte di un piano per prepararsi a un’invasione di Taiwan. Così Joseph Wu, ministro degli Esteri del paese (nella foto sopra), che però non ha fornito una data precisa per un’eventuale invasione dell’isola, che la Cina rivendica come propria. Il ministro ha precisato che Taiwan non si lascerà intimidire, anche se le esercitazioni sono continuate e la Cina ha spesso violato la linea di confine non ufficiale lungo lo Stretto di Taiwan.

Wu ha detto: “La Cina sta usando le esercitazioni aeree e marittime intorno a Taiwan per preparare l’invasione dell’isola e per cambiare lo status quo nella regione dell’Asia-Pacifico […]. La Cina ha usato le esercitazioni e il suo manuale militare per prepararsi all’invasione di Taiwan”. Tali azioni minacciano la sicurezza regionale e forniscono “una chiara immagine delle ambizioni geostrategiche della Cina al di là di Taiwan [….] La Cina sta conducendo esercitazioni militari su larga scala e lanci di missili, nonché attacchi informatici, una campagna di disinformazione e di coercizione economica per indebolire il morale pubblico a Taiwan”.

Il ministro ha anche chiesto un maggiore sostegno internazionale, per impedire alla Cina di controllare effettivamente lo stretto. Wu ha parlato mentre le tensioni militari in aumento dopo la fine, prevista per domenica, dei quattro giorni delle più grandi esercitazioni cinesi intorno all’isola. Le esercitazioni hanno incluso lanci di missili balistici e simulazioni di attacchi aerei e navali nei cieli e nei mari che circondano l’isola. Il Comando del Teatro Orientale cinese ha annunciato lunedì che avrebbe condotto nuove esercitazioni congiunte incentrate su operazioni antisommergibile e di assalto al mare, confermando i timori di alcuni analisti della sicurezza e diplomatici secondo cui Pechino avrebbe continuato a fare pressione sulle difese di Taiwan. Il Ministero della Difesa di Taiwan ha dichiarato martedì che le continue esercitazioni militari della Cina “evidenziano che la sua minaccia di forza non è diminuita“.

La visita di Pelosi a Taiwan

Il tutto mentre la speaker della Camera Usa, Nancy Pelosi, ha lasciato il paese venerdì scorso e la Cina ha abbandonato alcune linee di comunicazione con gli Stati. Durante l’incontro a Taipei, Pelosi ha ribadito il sostegno degli Stati Uniti ai valori democratici e ha enfatizzato l’impegno del paese per la sicurezza nello stretto di Taiwan e la regione indo-pacifica. Gli incontri di alto profilo hanno posto le basi per ulteriori tensioni con la Cina, che considera l’isola un suo territorio.

“La presidente della Camera, Pelosi è davvero uno degli amici più devoti di Taiwan”, ha detto Tsai durante la cerimonia per conferire a Pelosi una medaglia, “l’Ordine delle nubi propizie con lo speciale Gran Cordone.” “Siamo veramente grati per aver fatto questa visita a Taiwan per mostrare il fermo sostegno del Congresso degli Stati Uniti a Taiwan” ha proseguito Tsai. La medaglia che ha ricevuto Pelosi viene normalmente assegnata ai cittadini taiwanesi per i servizi alla società, ma può anche essere assegnata a “stranieri che promuovono le relazioni diplomatiche”, secondo la legge taiwanese. Inoltre la Tsai ha anche promesso di approfondire la cooperazione economica e la resilienza della catena di approvvigionamento con gli Stati Uniti. Da parte sua, Pelosi ha affermato di essere impegnata a sostenere la pace globale e un’ulteriore collaborazione economica con Taiwan. La storia di Taiwan è fonte di ispirazione per le persone che amano la libertà negli Stati Uniti e in tutto il mondo”, ha detto Pelosi.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, nei suoi primi commenti pubblici sulla questione dopo la visita di Pelosi, ha dichiarato lunedì di essere preoccupato per le azioni della Cina nella regione, ma di non essere preoccupato per Taiwan. “Sono preoccupato che si stiano muovendo tanto”, ha detto Biden ai giornalisti nel Delaware, riferendosi alla Cina. “Ma non credo che faranno qualcosa di più di quello che stanno facendo“.

Anche il sottosegretario alla Difesa Colin Kahl ha dichiarato che le forze armate statunitensi continueranno ad attraversare lo Stretto di Taiwan nelle prossime settimane. La Cina non ha mai escluso di prendere Taiwan con la forza e il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha dichiarato che la Cina stava conducendo normali esercitazioni militari “nelle nostre acque” in modo aperto, trasparente e professionale, aggiungendo che Taiwan fa parte della Cina. Rivendicazioni respinte dall’isola, che dice che solo il popolo taiwanese può decidere del futuro dell’isola.