ROMA (WSI) – Un’associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, alla corruzione e al riciclaggio di denaro sporco, nonché alla truffa ai danni dello Stato e all’appropriazione indebita. Sono tutti questi i reati contestati a una rete di imprenditori e politici nell’ambito di un’operazione che ha visto impegnati centinaia di finanzieri a Roma.
Nella capitale membri della Guardia di Finanza hanno eseguito 24 arresti (dodici in carcere e dodici ai domiciliari) e sequestrato più di 1,2 milioni di euro tra immobili, conti correnti. Coinvolto anche un parlamentare del Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano: si tratta di Antonio Marotta.
Nel mirino della Guardia di Finanza sono finiti sia politici, sia dirigenti pubblici sia imprenditori con centinaia di perquisizioni in diverse città italiane, ma principalmente a Roma. Si parla di “politici e imprese coinvolti in evasione fiscale e tangenti”.
L’accusa è che per ottenere commesse da ministeri ed enti statali si elargissero mazzette, in un giro che univa politici, funzionari e imprenditori per spartirsi gli appalti. Grazie al pagamento di tangenti la rete sotto indagine avrebbe ottenuto appalti per servizi da fornire a enti statali e ministeri, per realizzare opere con materiali di qualità inferiore a quelli normalmente utilizzati.
Secondo La Repubblica e Il Fatto Quotidiano nelle indagini è coinvolto anche il parlamentare di Ncd e due funzionari dell’Agenzia delle Entrate. Tra i nomi importanti ci sarebbe anche il fratello di Giuseppe Pizza, politico calabrese ed ex sottosegretario al governo Berlusconi. Il faccendiere Raffaele Pizza – che risulta tra i perquisiti – si trovava, secondo l’accusa, “al centro del sistema criminale“.