Società

Tasi piu’ cara dell’Imu per le famiglie con figli

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ROMA (WSI) – In un comune capoluogo su due la Tasi sara’ piu’ cara dell’Imu nel caso in cui i proprietari di prima casa abbiano un figlio convivente. Lo sottolinea l’ufficio studi della Cgia di Mestre che ha analizzato le delibere di 97 Comuni capoluogo di Provincia che hanno deliberato l’aliquota Tasi per l’anno in corso.

Entro ieri infatti dovevano essere pubblicate sul sito del Dipartimento delle Finanze le delibere relative alla Tasi: da oggi, quindi, e’ possibile fare un primo bilancio. Per i nuclei senza figli, invece, la situazione migliora: in due Comuni capoluogo su tre il nuovo tributo sulla prima casa sara’ piu’ leggero della vecchia Imu. I calcoli sono stati effettuati sulla base della rendita catastale media di ciascun Ente locale.

Si e’ considerata una abitazione di tipo civile (sono tra quelle piu’ diffuse, corrispondenti alla categoria catastale A2). Le aliquote e le detrazioni sono state estrapolate dalle delibere comunali pubblicate sul sito del Dipartimento delle Finanze.

Proprietari di prima casa con un figlio convivente: In un caso su 2 si paghera’ di piu’. I proprietari piu’ penalizzati saranno quelli di Vercelli: rispetto al 2012, quando sulla prima casa si pagava l’Imu, subiranno un aggravio di 198 euro. I rincari risultano essere altrettanto pesanti a Isernia (+177 euro), a Mantova (+170 euro), a Prato (+167 euro) e Bari (+ 162 euro). I Comuni dove con la Tasi si registreranno i maggiori risparmi sono Roma (-269 euro), Brindisi (- 310 euro), Torino (-312 euro) e Siena (- 349 euro).

Proprietari di prima casa senza figli: Rispetto alla situazione precedente, la graduatoria rimane pressoche’ uguale, mentre sia i vantaggi sia gli svantaggi economici si riducono. Gli aggravi maggiori saranno sempre in capo ai proprietari di Vercelli (+148 euro), di Isernia (+127 euro), e di Mantova (+127 euro).

Le riduzioni piu’ marcate interesseranno, come nella graduatoria precedente, le famiglie di Torino (- 332 euro), di Brindisi (- 360 euro) e di Siena (-374 euro). La CGIA precisa che nella rilevazione eseguita la settimana scorsa, il Comune di Verbania, a seguito di un refuso statistico, risultava aver subito l’incremento piu’ consistente. In realta’ non e’ cosi’.

Una famiglia senza figli paghera’ quest’anno 15 euro in meno rispetto al 2012. “Se teniamo conto che nel 2013 la quasi totalita’ degli italiani non ha pagato l’Imu sulla prima casa – dichiara il segretario Giuseppe Bortolussi – gli importi previsti dal nuovo tributo sui servizi indivisibili per l’anno in corso rischiano comunque di mettere in seria difficolta’ economica non poche famiglie, soprattutto quelle meno abbienti.

Gli unici proprietari di prima casa che possono tirare un sospiro di sollievo sono quelli di Treviso: il loro Comune e’ tra quelli che ha introdotto delle detrazioni particolarmente elevate, grazie alle quali l’imposta in molti casi tendera’ a zero”. (AGI) .