Sono i residenti della Città metropolitana di Milano i contribuenti Irpef più tartassati d’Italia avendo versato allo Stato nel 2021 un’imposta media sui redditi delle persone fisiche pari a 8.527 euro.
A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA che ha messo a punto la graduatoria per importo Irpef medio versato all’erario dai contribuenti italiani
suddivisi per le 107 province presenti in Italia. Dopo quelli di Milano, seguono i soggetti Irpef di Roma con 7.092, di Monza-Brianza con 6.574, di Bolzano con 6.472 e di Bologna con 6.323.I meno “vessati” del Paese, invece, sono i residenti della Sud Sardegna; sempre nel 2022 l’Irpef media pagata al fisco nella provincia sarda da ogni singolo contribuente è stata pari a 3.338 euro.
Irpef: in Italia sono 42 milioni i contribuenti
L’associazione degli artigiani di Mestre sottolinea come sono 42 milioni i contribuenti Irpef presenti in Italia, di cui 23,3 milioni dichiarano redditi da lavoro dipendente, 14,5 milioni dichiarano redditi da pensione, 1,6 milioni sono occupati come lavoratori autonomi2 e 1,6 milioni presentano altri redditi (affitti, terreni, rendite mobiliari, etc.).
Nel 2022 l’importo medio nazionale di Irpef versato all’erario è stato pari a 5.381 euro, mentre la percentuale di contribuenti che ha pagato meno della media nazionale si è attestata al 69% il che, dice la CGIA, vuol dire che in Italia quasi 7 contribuenti Irpef su 10 versano al fisco meno di 5.381 euro all’anno.
L’area che presenta la percentuale più bassa, pari al 60%, è la Provincia Autonoma di Bolzano. Seguono il Lazio con il 63 per cento, la Lombardia con il 64 per cento, la Valle d’Aosta con il 66 per cento e l’Emilia Romagna e la Liguria entrambe con il 67 per cento. Le regioni, invece, dove il tasso dei contribuenti meno abbienti è nettamente maggiore li scorgiamo in Calabria, dove il 78 per cento dei contribuenti paga meno della media nazionale, nella Provincia autonoma di Trento con l’80 per cento e nelle Marche con l’84 per cento-
A Roma il più alto numero di contribuenti Irpef
Tra le 107 province italiane monitorate dalla CGIA, Roma presenta il più alto numero di contribuenti Irpef: 2,9 milioni di persone di cui 1,7 milioni di lavoratori dipendenti, 904 mila pensionati, 107 mila lavoratori autonomi e 64.300 soggetti con redditi da partecipazione-
Seguono Milano con 2,4 milioni, Torino e Napoli entrambe con 1,6, Brescia con 927.100, Bari con 828.500, Bergamo con quasi 823 mila e Bologna con 796.700.
Secondo la CGIA, nonostante il peso delle tasse negli ultimi anni sia in calo, continuiamo ad avere un livello di pressione fiscale tra i più elevati in UE. Nel 2023, infatti, solo la Francia, il Belgio, la Danimarca e l’Austria hanno registrato un peso fiscale superiore al nostro.
Se a Parigi la pressione fiscale era al 45,8% del Pil, a Bruxelles si è attestata al 45,3%, a Copenaghen al 44,5% e a Vienna al 42,9% contro la nostra soglia del 42,5%.
Tra i 27 dell’Ue, l’Italia si è “piazzata” al 5° posto. La Germania, invece, si è posizionata al 10° con una pressione fiscale del 40,6 per cento e la Spagna al 13° con il 37,8 per cento.