Società

Tasse più basse e dazi del 1000%: il piano di Trump per salvare l’industria automobilistica USA

Mentre in Ue, tiene banco la crisi Stellantis, Donald Trump si pone avanti. Potenziare l’industria automobilistica americana con possibili tariffe fino al 1.000% sui veicoli importati dall’estero. Questo a grandi linee il piano di Trump denominato “Build It in America Plan” ed annunciato al Detroit Economic Club.

Un piano che prevede un’aliquota fiscale del 15% per le aziende che scelgono di fabbricare i loro prodotti negli Stati Uniti, nonché crediti d’imposta per la ricerca e lo sviluppo e interessi completamente deducibili per le piccole imprese sui prestiti per le auto.

Nel corso del suo discorso, il tycoon ha sottolineato come il Michigan e Detroit erano un tempo la capitale mondiale della produzione automobilistica, ma che le politiche di Washington l’hanno rovinata, e ha promesso di riportarla in auge.

“Detroit è stata decimata come da un esercito straniero. Si trattava di un esercito straniero che ci invadeva, ma era un esercito di uomini d’affari, uomini d’affari molto brillanti, che ci hanno tolto le caramelle dalle tasche, proprio come si fa con i bambini. Ecco quanto è stato facile per loro”, ha detto Trump.

Build It in America Plan: cosa prevede il piano di Trump

Qualora venisse eletto per un secondo mandato, Trump propone un’aliquota fiscale del 15% per le imprese “Made in America”, che ridurrebbe l’imposta sulle società dal 21% al 15%.

Le case automobilistiche e i produttori con sede negli Stati Uniti riceverebbero anche crediti d’imposta più ampi per la ricerca e lo sviluppo, con la possibilità di ammortizzare il 100% del costo dei macchinari pesanti e di altre attrezzature nel primo anno e la piena espansibilità per i nuovi investimenti produttivi.  Tutto questo, assicura l’ex presidente, aiuterà le aziende a “costruire gli impianti più grandi e all’avanguardia di cui il nostro Paese ha bisogno per essere una superpotenza industriale nel mondo moderno”.

Inoltre, per aiutare le piccole imprese a permettersi i veicoli da lavoro di cui hanno bisogno per svolgere il proprio lavoro, Trump ha promesso di raddoppiare l’importo degli investimenti in attrezzature che possono essere dedotti ai sensi della Sezione 179, da 500.000 a 1 milione di dollari. Il tycoon ha inoltre annunciato che l’amministrazione Trump-Vance renderà gli interessi sui prestiti per le auto completamente deducibili, proprio come lo sono gli interessi sui mutui, in modo che le piccole imprese possano permettersi i veicoli da lavoro di cui hanno bisogno per svolgere il proprio lavoro.

Pugno di ferro di Trump contro la Cina

Per quanto riguarda il capitolo Cina, Trump ha affermato che Pechino sta costruendo giganteschi impianti automobilistici in Messico con l’intenzione di vendere le auto prodotte negli Stati Uniti, “il che distruggerebbe il Michigan”, minacciando così di imporre enormi tariffe su tali veicoli.

“Imporrò qualsiasi tariffa necessaria al 100%, 200%, 1.000%. Non venderanno nessuna auto negli Stati Uniti con gli impianti che stanno costruendo … Non permetteremo che entrino nel nostro Paese e distruggano ciò che resta della nostra industria automobilistica, perché è un’industria in fallimento, proprio come è in fallimento il Paese in questo momento. Siamo un Paese in crisi. Siamo una nazione in declino”, ha aggiunto Trump.