ROMA (WSI) – Fiat Industrial punta a trasferire il proprio domicilio fiscale dall’Italia al Regno Unito; il piano dovrebbe diventare operativo, stando al Financial Times, dopo il completamento della fusione con la controllata americana CNH, dunque dopo l’acquisto della partecipazione rimanente del 12% che l’azienda italiana non possiede ancora.
L’obiettivo è quello di beneficiare di un regime fiscale più leggero rispetto a quello italiano. Come scrive il quotidiano britannico, la mossa è l’ultimo colpo basso al governo Letta, che sta cercando di frenare il flusso in uscita degli investimenti, in un quadro di recessione che dura almeno da due anni. La decisione mette anche in luce l’appetibilità del regime fiscale britannico, sempre più leggero.
Negli ultimi anni, il Regno Unito ha ridotto considerevolmente le tasse applicate alle imprese, portandole dal 30% nel 2007 al 23,25% di oggi; e punta a un ennesimo calo fino al 20% nel 2015; il paese ha anche smorzato le regole fiscali applicate alle società straniere al fine di attrarre nuove imprese nel suo territorio. In Italia, invece, le tasse che le aziende devono pagare si aggirano attorno al 31,4%.
L’Italia rischia di perdere Fiat Industrial anche in termini di quotazione del titolo, visto che un articolo di Bloomberg ha riportato come la società intenda sbarcare a Wall Street, facendo di quello di New York il listino principale al posto di Piazza Affari.