ROMA (WSI) – Non era mai accaduto nella storia del mercato dei titoli di stato italiano. E il miglioramento sicuramente stupisce, se si considera quel terribile novembre del 2011, quando l’Italia era a un passo dal crack, vittima di attacchi speculativi continui.
Il tasso dei BTP a due anni è sceso sotto la soglia dell’1% per la prima volta nella storia, sul mercato secondario. E’ il valore più basso dal 1993, ovvero da quando la performance dei rendimenti ha iniziato a essere monitorata. Di fatto, il rendimento è calato fino allo 0,974%.
All’indomani della decisione della Bce di tagliare i tassi di rifinanziamento Ue allo 0,50%, nuovo minimo storico, le speculazioni su nuovi interventi firmati Mario Draghi portano acquisti sui bond dei mercati periferici, con i bond spagnoli che salgono, a fronte di un rendimento a 10 anni che scende sotto il 4% per la prima volta dal 2010.
“La Bce ha lasciato la porta aperta all’adozione di ulteriori misure a sostegno dell’economia – ha commentato in una intervista a Bloomberg Christian Reicherter, analista presso DZ Bank AG a Francoforte – Il mercato spera che il taglio dei tassi aiuterà le economie periferiche. E l’allentamento dello spread continua”.
Tasso sui Bund a 10 anni all’1,17%, dopo essere sceso ieri all’1,15%, al minimo dal 23 luglio.
Avvio di seduta ancora all’insegna del ribasso per lo spread tra BTp e Bund all’indomani della decisione della Bce di tagliare i tassi. Il differenziale di rendimento tra il nuovo BTp decennale benchmark italiano e il pari scadenza tedesco si muove, in apertura, sotto i 260 punti base, a 257, in calo dai 268 punti base della chiusura di ieri. In netto calo anche il rendimento che scivola al 3,74% dal 3,92% di ieri.