Da oggi, 2 ottobre viene introdotto in Europa un nuovo tasso benchmark (di riferimento) per i prestiti overnight: lo Euro Short Term Rate (€STR). Esso andrà a sostituire definitivamente l’attuale tasso Eonia terminato un periodo di coabitazione che si chiuderà il 3 gennaio del 2022. Il passaggio all’€STR, deliberato dal un regolamento europeo sui tassi benchmark approvato nel 2016, consentirà al nuovo tasso di avere un orizzonte di riferimento più vasto e preciso rispetto all’Eonia.
Ciò dipende dalle modalità di calcolo dei due tassi. L’Eonia, da un lato, rappresenta una media ponderata dei tassi di interesse sui prestiti overnight interbancari non garantiti, riportati da un insieme di banche campione. L’€STR, invece, misura “quanto costa a una banca prendere in prestito denaro overnight (da rimborsare cioè la giornata lavorativa successiva) da varie controparti finanziarie”: non solo banche, dunque, ma anche “fondi del mercato monetario, fondi di investimento o fondi pensione e altri operatori finanziari, comprese le banche centrali”, spiega la Bce.
Le differenze non si esauriscono qui. L’Eonia è amministrato da un ente privato, lo European Money Markets Institute, mentre lo €STR sarà gestito dalla Bce. Inoltre, se da un lato il calcolo dell’Eonia si basa sull’immissione volontaria di dati da parte di 28 banche di riferimento (con un singolo contributo per banca), “il nuovo tasso della Bce”, invece, “sarà basato sulle comunicazioni di dati giornaliere da parte delle banche, le quali segnalano in conformità con il regolamento del money market statistical reporting”.
La ragione del passaggio da Eonia a €STR, in sintesi, giustificata dalle maggiori garanzie contro la manipolazione e dalla maggiore aderenza del costo medio dei prestiti privi di garanzie nell’Eurozona. Il rischio di manipolazioni fraudolente, quando si parla di tassi benchmark, porta subito alla mente gli scandali del tasso Libor, la cui importanza da allora è andata via via diminuendo.
Gestire il passaggio da Eonia a €STR
Per facilitare l’adeguamento dei contratti basati sull’Eonia, questo tasso, che cesserà di essere calcolato autonomamente da oggi, 2 ottobre, potrà essere ricavato dall’€STR aggiungendo a quest’ultimo un differenziale di 8,5 punti base. Un’operazione che resterà possibile, come si diceva, fino al 3 gennaio 2022.
Lo €STR sarà pubblicato a partire oggi in ogni giornata operativa del sistema Target2, alle ore 8, fa sapere la Banca d’Italia, e sarà disponibile sul sito della Bce, sulla piattaforma denominata Market Information Dissemination e nello Statistical Data Warehouse. E qui emerge un’altra differenza importante con l’Eonia: i dati pubblicati ogni mattina per l’€STR si riferiscono alle transazioni del giorno precedente. Per farsi un’idea anticipata del valore del tasso prima della sua effettiva entrata in vigore la Bce ha messo a disposizione una serie dei tassi calcolati con la metodologia dello €STR applicata ai dati del Money Market Statistical Reporting (si tratta del cosiddetto pre-€STR).
Secondo il Boston Consulting Group, una società di consulenza, l’adeguamento al nuovo tasso €STR, unito al nuovo Euribor in arrivo a inizio 2022, potrebbe costare al sistema bancario italiano un totale di 2 miliardi di euro.