La mossa aggressiva della Federal Reserve che ha tagliato i tassi d’interesse di 50 punti base negli Usa, “spaventa” in un certo senso i consulenti finanziari che invitano i loro clienti a scaricare le loro ingenti allocazioni di liquidità. Motivo? Inizia un processo che limiterà l’appeal dei fondi monetari nei prossimi mesi.
Avevamo già scritto che l’era d’oro per i contanti potrebbe volgere al termine. E ora questo momento pare essere arrivato.
I fondi monetari sono fondi comuni a bassissimo rischio che investono in titoli del Tesoro a breve termine e in altri strumenti di liquidità. Quando i tassi d’interesse a breve termine salgono, i rendimenti dei mercati monetari aumentano di pari passo, aumentando il loro appeal per gli investitori. E cosi succede all’inverso.
Cosa succede ai fondi monetari con il taglio tassi
Mercoledì la banca centrale Usa ha tagliato i tassi di 50 punti base, portandolo a un intervallo compreso tra il 4,75% e il 5%, il che rende meno interessante la detenzione di liquidità nei conti di deposito e negli strumenti analoghi. Tutti gli analisti concordano sul fatto che potrebbe essere necessaria una settimana o più perché le prime reazioni alla decisione della Fed si manifestino nei flussi dei fondi monetari e in altri dati. Ma le analisi si possono fare già da ora.
“Dovrete spostare tutto… verso l’alto la quantità di rischio che accettate”, ha dichiarato Jason Britton, fondatore di Reflection Asset Management. “Gli asset del mercato monetario dovranno diventare titoli a reddito fisso; il reddito fisso si sposterà verso azioni privilegiate o titoli che pagano dividendi”.
Secondo gli ultimi dati resi noti dall’Investment Company Institute, che rappresenta i fondi d’investimento, i fondi del mercato monetario retail hanno attirato afflussi per 951 miliardi di dollari dal 2022, quando la Fed ha iniziato il suo ciclo di rialzo dei tassi per domare l’inflazione. Il 18 settembre il patrimonio ammontava a 2.600 miliardi di dollari, circa l’80% in più rispetto all’inizio del 2022.
Ma con “il calo dei tassi, l‘appeal dei fondi del mercato monetario diminuirà”, ha dichiarato Daniel Morris, chief market strategist di BNP Paribas Asset Management.
“Gli investitori devono essere consapevoli che se contano su un certo livello di reddito da quella porzione del loro portafoglio, potrebbero aver bisogno di guardare a qualcosa di diverso, o a più lungo termine, per bloccare i tassi e non essere così esposti alla riduzione dei tassi di interesse da parte della Fed”, ha detto Ross Mayfield, investment strategist di Baird Wealth.
Sulla stessa lunghezza d’onda, Carol Schleif, chief investment officer di BMO Family Office, la quale si aspetta che gli investitori mantengano un po’ di liquidità in disparte in attesa di opportunità di acquisto di azioni. Secondo Christian Salomone, chief investment officer di Ballast Rock Private Wealth, ha detto che i clienti che si trovano di fronte a rendimenti più bassi sulla liquidità sono desiderosi di investire in qualcos’altro.
In sostanza gli investitori sono bloccati tra l’incudine e il martello, trovandosi di fronte alla scelta tra investire in asset più rischiosi o ottenere un rendimento inferiore da prodotti simili al contante.