Siena – Tassi di interesse: giornata priva di spunti quella di ieri in area Euro con i listini azionari che hanno chiuso in negativo e gli spread poco variati. Il tema al centro dell’attenzione rimane sempre il timing che la Spagna adotterà per la richiesta di aiuti, un tema ancora più caldo dopo l’annuncio della riduzione del rating spagnolo di due livelli da parte di S&P, portato così al livello minimo dell’investement grade (a BBB- da BBB+), con out look negativo.
S&P ha motivato la decisione con la mancanza di chiarezza sulle politiche adottate nella zona euro e sulla limitatezza delle opzioni a disposizione del governo spagnolo in un contesto di forte recessione. il direttore del Fmi Lagarde ha sostenuto la necessità di concedere ad Atene due anni in più per risanare i conti pubblici, suggerendo la convenienza a ridurre il debito del paese prima di procedere con il piano di salvataggio da 130 Mld€. Lagarde ha anche precisato che il ruolo che l’Istituto avrà nei salvataggi europei potrebbe non essere economico.
Dopo l’incontro tra Hollande e Rajoy, il presidente francese è tornato sulla questione dell’unione bancaria, ribadendo la necessità che alla Bce sia assegnato il ruolo di supervisore non solo degli istituti di grandi dimensioni, ma anche di quelli più piccoli. I due leader si sono uniti alle recenti dichiarazioni della Merkel, ribadendo la volontà che la Grecia resti nell’Euro. Il Tesoro italiano torna oggi sul mercato con emissioni a medio e lungo termine fino a 6 Mld€.
Negli Usa quarto giorno consecutivo di calo per i listini azionari. A pesare è stato soprattutto il comparto delle materie prime, con in testa Aloca (-4,6%) dopo aver tagliato le stime della domanda mondiale di alluminio per il 2012. Gli operatori temono una stagione delle trimestrali al di sotto delle attese. Il prossimo venerdì sono attesi i dati di JPMorgan e Wells Fargo. La prossima settimana sarà molto densa di appuntamenti su questo fronte. Sul fronte obbligazionario, l’emissione di 21Mld$ di titoli decennali ha ricevuto una domanda pari ad oltre tre volte l’offerta. Oggi saranno emessi 13Mld$ di titoli trentennali. La Fed, nel report Beige Book ha segnalato una crescita modesta nei vari distretti supportata soprattutto da segnali di ripresa dell’immobiliare e del comparto auto. Da quest’ultimo comparto questa mattina sono arrivate indicazioni non favorevoli dalla Cina, dove a settembre, per la prima volta in otto mesi, le vendite di auto sono calate. Ha pesato in questo caso soprattutto la disputa in corso con il Giappone, come testimoniato dal forte calo delle vendite dei tre colossi nipponici che nel caso della Toyota hanno sfiorato il 50%. Il rallentamento della crescita ha portato la banca centrale brasiliana a tagliare il tasso di riferimento per la decima volta da agosto 2011, portandolo al nuovo minimo storico di 7,25%. Analogamente anche la banca centrale della Corea del sud ha tagliato di 25pb, per la seconda volta dallo scorso giugno. Questa sera atteso il confronto televisivo tra i due candidati alla vicepresidenza.
Valute: euro ancora in deprezzamento vs dollaro con il cross che si è spinto durante la seduta asiatica fino in prossimità del supporto in area 1,28, dopo il downgrade di S&P del rating spagnolo. La prima resistenza si trova in area 1,29; la successiva ad 1,2940/70. Yen in apprezzamento vs euro e dollaro sulla scia dei ribassi dei listini azionari mondiali. Verso euro il cross si colloca poco al di sopra dell’area di supporto collocata presso 99,65-100. Nuovo massimo dal 1993 per lo yuan cinese vs dollaro Usa su attese di misure in arrivo dalla Cina. Ieri il Consiglio di Stato ha invitato le autorità locali ad aumentare la spesa per il trasporto locale in modo da ridurre l’inquinamento e l’eccessivo traffico. Da segnalare il recupero del dollaro australiano sia vs dollaro sia vs euro dopo il buona andamento dei dati sul mercato del lavoro a settembre.
Materie Prime: tra le commodity prosegue la fase di calo sui metalli industriali guidati dall’alluminio (-2,2%) penalizzato dalla revisione al ribasso delle stime sulla domanda mondiale da parte di Alcoa. Prese di profitto anche sul petrolio (più marcate sul Wti rispetto al Brent) dopo il rialzo della giornata precedente, in attesa dei dati settimanali sulle scorte Usa previsti nel pomeriggio. L’Opec ha ridotto le stime della domanda mondiale di greggio per il 2012, lasciando invariate quelle per il 2013, ma avvertendo della possibilità di una forte revisione al ribasso qualora i rischi temuti si materializzassero. Tra i preziosi rimbalza leggermente l’argento. Andamento misto tra gli agricoli. Rialzo per l’olio di palma (+1,6%) sulle attese che i 2 principali produttori mondiali (Indonesia e Malesia) adottino contromisure concertate per stabilizzare i prezzi. Ancora un rialzo per il ferro (+0,4%) favorito dal ritorno degli acquisti cinesi.
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