Economia

Tassi: la settimana delle banche centrali, fari su Bce e Fed

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Settimana clou, quella in partenza oggi, per la politica monetaria mondiale. Mentre l’inflazione su entrambe le sponde dell’Atlantico ha accelerato il ritmo di crescita, il mercato aspetta con ansia di conoscere le prossime mosse delle banche centrali.

L’attenzione sarà concentrata soprattuto sulle decisioni della Fed, che si riunirà mercoledì, e quelle della BCE, il cui meeting a Francoforte è atteso il giorno dopo. Secondo gli analisti di Mps Capital Services, la banca centrale di Washington dovrebbe accelerale il ritmo del tapering (riduzione degli acquisti di titoli di Stato), mentre da Francoforte l’attenzione è concentrata sul post-PEPP che dovrebbe terminare a marzo 2022. Per la banca centrale Usa gli analisti ritengono probabile un aumento dei tassi di interesse già nella seconda metà del 2022.

Dalla Fed e BCE sono attese anche le nuove stime di crescita ed inflazione (fino al 2024 per la BCE) con revisione al rialzo delle seconde. “In merito alla Fed sarà poi interessante vedere come evolverà la nuova nuvola dei punti per valutare il percorso di rialzo dei tassi nei prossimi anni disegnato dalla mediana delle attese dei membri FED” spiegano dall’ufficio studi Mps .

BoE divide gli analisti

Sempre giovedì toccherà alla BoE alzare il velo sulle prossime mosse di politica monetaria a Londra. Divisi gli analisti sulla decisione che prenderà la banca centrale inglese. Dopo gli ultimi dati macro  e in attesa delle evoluzioni sul fronte Covid, le stime degli esperti di Mps Capital Services sono per una conferma dei tassi.

Diversa l’opinione di Mark Holman, CEO di TwentyFour Asset Management (gruppo Vontobel), che mette in conto un aumento del tasso base allo 0,25% già giovedì, con altri tre aumenti di 25 punti base nel 2022, portando il tasso di base all’1,0% entro la fine dell’anno prossimo.

Norvegia verso stretta monetaria, ancora una sforbiciata in Turchia

Oltre a quelle sopra riportate, giovedì si pronunceranno anche le banche centrali Svizzera (attesi tassi invariati) e Norvegia. Quest’ultima – secondo gli analisti di Mps Capital Services –  dovrebbe attesa alzare i tassi di interesse di 25 pb, ma non mancano incertezze a riguardo considerato la diffusione della nuova variante Omicron.

Un aumento del costo del denaro è messo in conto anche in Russia (+100 pb) e Messico (+25 pb). In controtendenza, la banca centrale turca attesa ridurre il tasso di riferimento di 100 pb. Infine, venerdì sarà la volta della BoJ dalla quale non sono attese novità di rilievo.