Economia

Pimco, tassi negativi smetteranno presto di dare risultati

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Negli ultimi mesi la domanda è stata posta, innumerevoli volte, all’allora presidente della Bce Mario Draghi. “Non temete che i tassi negativi possano danneggiare il sistema bancario?”.
La risposta è sempre stata di quelle diplomatiche: “monitoriamo gli effetti”.
Di fatto, però, la Bce finora ha ritenuto che i pro di questa politica siano superiori ai contro.

Tassi negativi, i perché della scelta

L’idea che abbassare i tassi d’interesse stimoli l’economia si basa su un assunto semplice: se indebitarsi costa meno in termini di interessi, è probabile che aumenti la propensione delle imprese a investire (e delle famiglie a consumare). Applicare tassi negativi (attualmente -0,5%) sulla liquidità che le banche depositano presso la Bce dovrebbe, in teoria, seguire un principio analogo.
Dal momento che le banche pagano un prezzo su queste riserve, saranno più incentivate a indirizzarle nell’economia mediante l’attività credito o di investimento.
Questo, però, avviene minando alla base la redditività delle banche.
I depositi bancari dei loro clienti finora sono rimasti, nella gran parte dei casi, indenni dall’applicazione dei tassi negativi. Insomma, a pagarne il conto sono stati soprattutto gli istituti di credito.

Un’analisi sugli effetti

Secondo un’analisi pubblicata da Nicola Mai e Peder Beck-Friis, rispettivamente vicepresidente esecutivo e vicepresidente e portfolio manager di Pimco, la politica dei tassi negativi ha prodotto almeno tre risultati indesiderati.

  1. Danneggiano il sistema bancario. “Man mano che i tassi diventano più negativi, le banche iniziano a guadagnare meno rendimento sui propri attivi, mentre gli interessi che pagano sui depositi rimangono generalmente al di sopra dello zero, a causa della concorrenza relativamente elevata per depositi…
    Quando i profitti diminuiscono, le banche possono erogare meno prestiti alle imprese e alle famiglie o aumentare il tasso di interesse applicato per tali prestiti.
    I prezzi azionari bancari più bassi rischiano di esacerbare questi effetti.
  2. Creano sfide significative per altre parti del sistema finanziario. “Ciò include i settori pensionistici e assicurativi, che offrono rendimenti nominali e garanzie di reddito minimo in futuro, i quali sono difficili da raggiungere quando i tassi di interesse sono negativi”
  3. Tassi nominali negativi possono aumentare, non diminuire la propensione a risparmiare. “Gli economisti si riferiscono a questo concetto come ‘illusione monetaria’, in quanto ciò che dovrebbe avere importanza – almeno se si parla di soggetti completamente razionali – non sono variabili nominali ma piuttosto quelle reali ovvero adeguate all’inflazione.
    Mentre “l’illusione monetaria” può essere valida nel caso dei tagli ai tassi in un ambiente a tassi positivi, gli effetti sono probabilmente amplificati sotto la linea dello zero”.

 

Secondo i due esperti i tassi negativi hanno avuto un certo successo nell’incrementare il flusso del credito, specialmente nell’Eurozona, “nonostante ci si muovesse da un basso punto di partenza” (l’analisi dei due esperti si è concentrata anche sulla Danimarca, la Svezia, la Svizzera e il Giappone).
Nonostante questo risultato, scrivono Mai e Beck-Friis “la politica dei tassi negativi non ha molto più spazio per funzionare e la sua persistenza finirà per danneggiare i mercati e le prospettive macroeconomiche”.

Tassi negativi, conseguenze su investimenti

Sotto il profilo operativo i due vicepresidenti di Pimco suggeriscono di tener conto che i tassi negativi o bassi penalizzeranno ancora le valutazioni delle azioni bancarie; ma essi “non dovrebbero influenzare in modo significativo le valutazioni delle obbligazioni bancarie per ora, dati i cuscini di capitale… una migliore regolamentazione introdotta in seguito alla crisi finanziaria del 2007-08. Continuiamo a privilegiare le posizioni in obbligazioni bancarie nei nostri portafogli”.
“Abbiamo anche una visione positiva per lo yen, in parte perché l’elevata dipendenza delle banche dal funding retail rende particolarmente difficile abbassare i tassi ulteriormente in territorio negativo”.