La fiammata dei prezzi in Gran Bretagna non lascia margini di manovra alla Bank of England (BOE), che sarà costretta ad alzare i tassi di interesse, ora allo 0,10%, già forse il 16 dicembre, diventando così la prima importante banca centrale ad aumentare il costo del denaro, dopo l’impatto della pandemia di coronavirus sull’economia globale.
Nel mese di ottobre, l’indice dei prezzi al consumo è salito ai massimi di 10 anni, a causa dell’impennata delle bollette energetiche, toccando il 4,2% su base annuale, ben oltre le stime del mercato e in rialzo dall’incremento del 3,1% rilevato a settembre.
“I dati sull’inflazione di oggi rafforzano la determinazione ad agire della Bank of England”, ha detto Yael Selfin, capo economista di KPMG UK.
Un parere condiviso anche da Vasso Ioannidou, professoressa di finanza alla Bayes Business School, secondo cui il rialzo dei tassi d’interesse della Banca d’Inghilterra è inevitabile alla luce degli ultimi dati sui prezzi.
“Mentre l’inflazione può avere un impatto negativo sui portafogli dei consumatori, porterà ad una minore domanda dei consumatori e a una riduzione del livello d’indebitamento delle famiglie e delle imprese dopo un lungo periodo di bassi tassi di interesse. Qualsiasi aumento dei tassi d’interesse contribuirà a ridurre la domanda e a controllare il livello generale dei prezzi. Ci sono, naturalmente, preoccupazioni perché le imprese e le famiglie sono fortemente indebitate dopo un lungo periodo di bassi tassi di interesse. Un aumento solleva anche preoccupazioni per un calo del valore delle azioni. I tassi d’interesse molto bassi dell’ultimo decennio hanno contribuito ad alimentare i continui rally del mercato azionario, mentre forti aumenti in futuro potrebbero portare a un arresto improvviso e persino a una correzione del mercato. Questa è una preoccupazione sia per gli investitori individuali che per quelli istituzionali, che hanno investimenti significativi nei mercati azionari”.
Inflazione Uk verso il 5%
L’Ufficio statistico nazionale (Ons) ha identificato il caro bollette come il primo fattore responsabile per il picco dell’inflazione, in seguito alla revoca dei limiti regolatori sulle bollette introdotta il mese scorso, con i costi del gas per i consumatori in rialzo del 28,1% rispetto a ottobre 2020.
“Un sostanziale picco invernale dell’inflazione rimane probabile con l’aumento dei costi delle materie prime importate e i maggiori prezzi energetici, che probabilmente spingeranno l’indice dei prezzi al consumo intorno al 5% il prossimo anno”, ha detto Suren Thiru, direttore economico della Camera del commercio britannica.
Lunedì, il governatore BoE Andrew Bailey si è detto “molto turbato” dall’outlook dell’inflazione e che la decisione di mantenere i tassi invariati a inizio novembre, manovra che ha sorpreso i mercati finanziari, non è stata presa facilmente.