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TASSI USA: LA FED LI ABBASSA DELLO 0.50%

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Il Federal Open Market Committee, il braccio operativo della Federal Reserve, ha tagliato il costo del denaro degli Stati Uniti di 1/2 di punto percentuale, cioe’ 0.50%. Il target sui fed funds scende dunque al 3.00%. Si tratta del quinto taglio consecutivo dopo quello a sorpresa della scorsa settimana che aveva portato i fed funds al 3.5% . Nella riunione dello scorso 18 settembre Ben Bernanke e gli altri nove governatori riuniti avevano abbassato i fed funds di 50 punti base, al 4.75%; l’operazione e’ stata ripetuta (con un taglio dello 0.25%) nell’incontro del 31 ottobre e in quella dell’11 dicembre.

In un’operazione collegata, il Comitato dei Governatori (Board of Governors) ha anche approvato all’unanimita’ un abbassamento di 50 punti base del tasso di sconto al 3.50%.

Per i lettori di Wall Street Italia ecco la traduzione in italiano del documento ufficiale della Federal Reserve:

Il Federal Open Market Committee ha deciso oggi di abbassare il target sui fed funds di 50 punti base al 3.00%.

I mercati finanziari restano sotto un considerevole stress, e l’accesso al credito si e’ ristretto ulteriormente per alcune aziende e per i consumatori. Inoltre, le ultime informazioni indicano una depressione della contrazione immobiliare cosi’ come un indebolimento del mercato del lavoro.

Il Comitato si aspetta una moderazione dell’inflazione nei prossimi trimestri, ma sara’ necessario continuare a monitorare attentamente la dinamica dei prezzi. L’azione odierna, combinata con le precedenti, dovrebbe promuovere una moderata crescita economica nel tempo e mitigare i rischi sull’attivita’ economica.

Tuttavia, restano ancora alcuni rischi per la crescita. Il Comitato continuera’ a monitorare gli effetti finanziari e altri sviluppi sulle prospettive economiche ed agira’ tempestivamente come necessario per risolvere tali rischi.

A votare a favore dell’azione di politica monetaria del FOMC sono stati: Ben S. Bernanke, Chairman; Timothy F. Geithner, Vice Chairman; Donald L. Kohn; Randall S. Kroszner; Frederic S. Mishkin; Sandra Pianalto; Charles I. Plosser; Gary H. Stern; e Kevin M. Warsh. A votare contro e’ stato Richard W. Fisher che avrebbe preferito non modificare i federal funds rate in questo incontro.

In un’operazione collegata, il Comitato dei Governatori (Board of Governors) ha approvato all’unanimita’ un abbassamento di 50 punti base del tasso di sconto al 3.50%. Nel prendere questa decisione, il comitato ha approvato le richieste formulate dai Comitati dei Direttori (Boards of Directors) della Federal Reserve Bank di Boston, New York, Philadelphia, Cleveland, Atlanta, Chicago, St. Louis, Kansas City, e San Francisco.

Ed ecco il testo originale del documento che accompagna la decisione della Federal Reserve di tagliare il tasso interbancario al 4.25%:

The Federal Open Market Committee decided today to lower its target for the federal funds rate 50 basis points to 3 percent.

Financial markets remain under considerable stress, and credit has tightened further for some businesses and households. Moreover, recent information indicates a deepening of the housing contraction as well as some softening in labor markets.

The Committee expects inflation to moderate in coming quarters, but it will be necessary to continue to monitor inflation developments carefully. Today’s policy action, combined with those taken earlier, should help to promote moderate growth over time and to mitigate the risks to economic activity.

However, downside risks to growth remain. The Committee will continue to assess the effects of financial and other developments on economic prospects and will act in a timely manner as needed to address those risks.

Voting for the FOMC monetary policy action were: Ben S. Bernanke, Chairman; Timothy F. Geithner, Vice Chairman; Donald L. Kohn; Randall S. Kroszner; Frederic S. Mishkin; Sandra Pianalto; Charles I. Plosser; Gary H. Stern; and Kevin M. Warsh. Voting against was Richard W. Fisher, who preferred no change in the target for the federal funds rate at this meeting.

In a related action, the Board of Governors unanimously approved a 50-basis-point decrease in the discount rate to 3-1/2 percent. In taking this action, the Board approved the requests submitted by the Boards of Directors of the Federal Reserve Banks of Boston, New York, Philadelphia, Cleveland, Atlanta, Chicago, St. Louis, Kansas City, and San Francisco.